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Lo strano caso delle marche da bollo orfane: panico al Sant'Artemio

Due marche da bollo da 29,24 euro hanno messo a soqquadro la Provincia per un anno. Trovate per caso e mai reclamate, hanno innescato una lunga e puntigliosa indagine tra gli uffici dell'ente

Si possono spendere 3.500 euro per il bramito del cervo, ma è inammissibile trovare due marche da bollo dal nemmeno 30 euro senza sapere da dove provengano.

E' l'assurda vicenda raccontata da La Tribuna di Treviso e che vede protagonista il Sant'Artemio. Più volte accusato di sperperare i denaro pubblico, l'ente provinciale, nell'ultimo anno, ha speso tempo e fiumi di inchiostro per risolvere lo strano caso di due marche da bollo senza padrone.

Il ritrovamento dei due bolli da 14,62 euro ciascuno, da parte del servizio protocollo, risale a circa un anno fa. Da dove venivano? Perché non corrispondevano a una pratica? Chi le aveva perse? Cosa farne?

Interrogativi che hanno tolto il sonno all'economo della provincia e per rispondere ai quali tra gli uffici protocollo ed economato è nato un intenso scambio di comunicazioni.

Una carta dopo l'altra, tra determinazioni e rimborsi, nel frattempo le preziose marche da bollo sono state depositate all'ufficio economato perché non andassero nuovamente perdute e, visto che in un anno nessuno le ha reclamate, lo scorso 20 novembre si è deciso di trattenerle, versandone il controvalore alla tesoreria provinciale.

Giustificazione: "Concorsi e rimborsi diversi".

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