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Edilizia popolare: Mario Conte incontra i vertici di Ater

Nella giornata di martedì 15 maggio, il candidato sindaco del centrodestra ha illustrato il proprio programma di fronte ad alcuni gruppi di inquilini Ater e al commissario Barattin

TREVISO “Privilegeremo i cittadini trevigiani che da molti anni sono in attesa dell’alloggio, e valuteremo le assegnazioni caso per caso specie per gli aspetti relativi alla convivenza, al contesto abitativo, alle spese condominiali e alle eventuali tensioni sociali. I quartieri popolari non dovranno mai più essere bombe a orologeria, con zuffe notturne o diurne e con i residenti esasperati come lo sono oggi. E chi avrà in casa anziani o invalidi o minori, riceverà una assegnazione confacente alle sue necessità”.

Con queste parole il candidato sindaco Mario Conte ha presentato il suo programma per l'edilizia popolare in città ai vertici di Ater, azienda territoriale per l'edilizia residenziale della provincia di Treviso. “Nel mio mandato - afferma Conte - chiederò ad Ater di valutare congiuntamente le varie assegnazioni, caso per caso: non avremo più tensioni sociali in determinate zone, né lamentele dei residenti esasperati – ribadisce il candidato sindaco - Il bando per i duemila alloggi di Ater e comunali valuterà anche le situazioni particolari presenti sul territorio, privilegiando chi risiede a Treviso da più anni ed è in attesa di un alloggio. Incrementeremo anche i controlli in sinergia tra Comune, Ater e Polizia locale monitorando i quartieri a forte disagio abitativo: tolleranza zero verso gli abusi edilizi e le occupazioni abusive. Chi è in difficoltà va sostenuto, chi oltrepassa i confini della legge troverà da noi le porte chiuse: questo è bene sia chiaro, a tutela di chi le norme le rispetta sempre”. Quanto agli alloggi sfitti, Conte chiederà ad Ater “di privilegiare le ristrutturazioni, in maniera di dare risposta in tempi rapidi alle richieste ancora in attesa. Non lasceremo da sole, infine, le famiglie che hanno in carico anziani, disabili, invalidi, minori con problemi motori, spostandoli se lo desiderano in alloggi più confacenti alle loro esigenze. Insomma, le assegnazioni saranno mirate e non più in base a fantomatiche esigenze abitative, che guarda caso alla fine penalizzano sempre i trevigiani che in lista da anni”.

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