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Profughi, Conte: "Noi non vogliamo chi sputa sul piatto dove mangia"

Il capogruppo in Consiglio Comunale della Lega Nord attacca Ca' Sugana: "Non possiamo avere il territorio e i cittadini tenuti in ostaggio da balordi che non sanno come comportarsi in maniera civile"

TREVISO “Quando quelli che pensiamo essere richiedenti asilo  si dimostrano dei comuni e volgari farabutti serve battere sul tavolo il pugno duro della legalità. Gente come quella protagonista dei fatti di Via Orioli va cacciata a calci nel sedere, che scappino dalla guerra oppure no. Noi non vogliamo chi sputa sul piatto dove mangia”. Lo ha detto oggi Mario Conte, capogruppo in Consiglio Comunale della Lega Nord – Liga Veneta.

“Fa ridere che l’assessore all’in-sicurezza Grigoletto si pavoneggi per l’intervento dei Lagunari. Casi come quelli di Via Orioli non devono succedere, punto. Non possiamo avere il territorio e i cittadini  tenuti in ostaggio da balordi che non sanno come comportarsi in maniera civile. I fatti sempre più frequenti di illegalità commessi dai cosiddetti richiedenti asilo impongono di ripensare l’intero modello di gestione di queste persone. Prima vengono i trevigiani e la sicurezza, poi il resto”.

“A Manildo diciamo: vogliamo fatti. A cominciare dallo spostamento dei centri di accoglienza lontano dalle città. Bisogna rendersi conto che queste persone vanno blindate e controllate di più e meglio. Basta con la libertà di andare a spasso senza essere verificati da nessuno, la libera circolazione degli ospiti dei centri di prima accoglienza va subito limitata. Servono identificazioni rapide e rimpatri dei migranti economici”. “Vogliamo sapere se il balordo fermato l’altra sera è uno degli extracomunitari a cui generosamente il Comune di Treviso ha regalato la carta d’identità che spalanca la porta ai servizi sociali e di welfare. In questo caso chiediamo che gli venga ritirata subito. Ed è doveroso che quelli che si rendono responsabili di reati contro le persone, le cose o contro il patrimonio perdano ogni diritto all’asilo anche se in teoria potrebbero richiederlo. Noi vogliamo aiutare chi se lo merita, non farcire le nostre comunità con la feccia”.

“Invito il vice sindaco Grigoletto a una riflessione: prevenire è meglio che curare. E’ indubbia la qualità delle nostre forze dell’ordine e certamente la presenza dell’esercito, che noi abbiamo chiesto per anni sbeffeggiati proprio dalla sinistra, aiuta il presidio del territorio. Ma servono soluzioni che impediscano sul nascere queste situazioni che creano disagio e preoccupazione nei cittadini. Fino a quando l’Amministrazione farà in modo che le cooperative che gestiscono i centri si lavino le mani di tutto e che questa gente sia libera di scorrazzare di giorno e di notte per le nostre vie e piazze sarà impossibile evitare gli incidenti come quello di Via Orioli. Se i migranti sono una emergenza tutto il sistema dell’accoglienza deve essere improntato ad elementi emergenziali mettendo come priorità la sicurezza dei cittadini e niente altro”.

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