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Politica Mogliano Veneto / Via Cavalleggeri

Maxi impianto fotovoltaico a Mogliano: inviate alla Regione le osservazioni tecniche al progetto

Secondo il sindaco Bortolato e i tecnici il progetto andrebbe a produrre un rilevante impatto paesaggistico negativo, deturpando lo stato ambientale del territorio

Il Comune di Mogliano Veneto ha inoltrato venerdì in Regione le osservazioni tecniche al progetto del maxi impianto fotovoltaico previsto tra via Cavalleggeri e via Bianchi. Le osservazioni sono state presentate pubblicamente alla cittadinanza giovedì 21 luglio 2022 alle 18.30, presso il Centro Sociale in Piazza Donatori di Sangue. Nel corso dell’incontro il Sindaco Davide Bortolato, insieme al consulente prof. Giovanni Campeol e al dirigente del Settore Tecnico ing. Foster Rossi, hanno esposto nel dettaglio le osservazioni tecniche al progetto e allo studio di impatto ambientale dell’impianto fotovoltaico proposto dalla ditta Sicet s.r.l. di Bolzano. Le osservazioni tecniche erano state approvate all’unanimità dal Consiglio Comunale lo scorso 30 giugno ed in quell’occasione il Comune aveva ribadito la contrarietà al progetto fotovoltaico previsto dalla società Sicet. Pur riconoscendo infatti l’importanza strategica delle fonti rinnovabili per produrre energia e ridurre la CO2, l’Amministrazione è sempre stata contraria a questo specifico impianto, collocato in un’area agricola alle porte della Città che presenta un valore paesaggistico ed ambientale di pregio, oltre che circondata da molte abitazioni.

Il mega impianto fotovoltaico proposto dalla società di Bolzano è composto da 13.500 moduli, su una superficie di 8,72 ettari (pari a 17 campi da calcio) ed ha una potenza di 7 MW. Nelle osservazioni del Comune, redatte dal consulente prof. Giovanni Campeol, luminare ed esperto di valutazione di impatto ambientale, sono state sollevate tutte le incompatibilità del progetto qui riassunte:

- il proponente non ha tenuto in considerazione delle indicazioni del D.Lgs 152/2006 in merito alla scelta di opportuni siti per l’insediamento di impianti fotovoltaici, né dei contenuti degli articoli 31 e 32 del PTRC nei quali si indica che gli impianti da fonti rinnovabili devono essere localizzati in aree “prioritariamente degradate” e, in particolare per gli impianti fotovoltaici, in aree “preferibilmente compromesse dal punto di vista ambientale”.

- dall’analisi della strumentazione urbanistica a scala vasta e locale e dalla lettura dei caratteri storico-culturali dell’ambito geografico in cui si colloca il progetto fotovoltaico emerge una non compatibilità ambientale dello stesso.

In particolare si deve constare la perdita di servizi ecosistemici che sono prioritari e strategici per il mantenimento ed incremento della “resilienza” territoriale.

- il SIA (Studio di Impatto Ambientale) è pesantemente deficitario poiché non contiene un’adeguata analisi comparata di tipo progettuale, infatti il progetto proposto si presenta come un esempio di tecnologia superata che prevede la massima occupazione di suolo agricolo.

- le mitigazioni paesaggistiche con specie vegetali sono insufficienti per costituire una schermatura paesaggistica efficace dell’impianto.

- il SIA non ha indagato delle alternative di sito a scala vasta e a scala locale al fine di individuare le aree maggiormente vocate ad ospitare l’impianto. Nulla di quanto indicato dalle Linee Guida “LINEE GUIDA | SNPA 28/2020” è stato inoltre applicato nel SIA in oggetto.

- il SIA non ha adottato un opportuno modello di valutazione degli impatti ambientali impedendo di fatto ogni possibile attività di controllo sui giudizi di valore qualitativi e quantitativi attribuiti.

- la valutazione paesaggistica elaborata nella presente relazione mette in evidenza come il paesaggio visibile dall’intorno presenti un forte peggioramento della qualità complessiva passando dalla classe media a bassa, mentre il degrado manifesta un deciso peggioramento di ben tre classi, passando da bassa a molto alta.

"Ciò consente di affermare che il progetto fotovoltaico produce un rilevante impatto paesaggistico negativo, deturpando lo stato dei luoghi" affermano dal Comune.

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