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Mostra degli impressionisti, Conte attacca Ca' Sugana: "Amministrazione disorganizzata"

Il capogruppo della Lega in consiglio comunale: "Cartine turistiche esaurite, un ufficio turistico in disarmo, una segnaletica penosamente carente: chi doveva mettere la ciliegina sulla torta del grande evento, ha miseramente fallito"

TREVISO “Con l’ apertura della mostra a Santa Caterina e l’arrivo di un elevatissimo numero di visitatori la città si è ritrovata “disarmata” grazie alla disorganizzazione e al pressapochismo di questa amministrazione”. Lo dice oggi il capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord – Liga Veneta Mario Conte.

“Cartine turistiche esaurite, un ufficio turistico in disarmo, una segnaletica penosamente carente: chi doveva mettere la ciliegina sulla torta del grande evento, che come prevedibile ha attirato e continuerà ad attirare un folto numero di persone a Treviso, ha miseramente fallito nel suo ruolo per nulla secondario. Dietro all’idea del grande evento si staglia il deserto dell’impreparazione degli amministratori, che così rischia di non valutare adeguatamente un appuntamento che colloca Treviso al centro della scena del turismo culturale in Italia. Ci si dimentica che l’esperienza del turista non è confinata alla visita della mostra, ci sono una o più giornata da riempire e la città ha gli strumenti e le potenzialità per una offerta che completa il grande evento e che, se ben strutturata, produce la voglia di tornare. Ma il sistema delle infrastrutture ha miseramente fallito. Ebbri dell’inaugurazione per vip a loro riservata, quelli di  Ca’ Sugana si sono dimenticati i servizi: cosa si è fatto per allestire un valido sistema di autobus navetta, cosa si è fatto per implementare il servizio di trasporto pubblico, che nei festivi è gravemente lacunoso sia per quanto riguarda le tratte comunali che quelle intercomunali? e da un punto di vista logistico e di parcheggi quali iniziative sono state prese? Nulla. E come è possibile che l’ufficio turistico, punto focale della relazione con il turista, sia lasciato così gravemente carente? Perché la segnaletica è, non a detta mia ma dei turisti, così lacunosa e insufficiente? ed era proprio il caso di presentare ai numerosi turisti una città piena di cantieri?

Non bastano gli appelli a commercianti e pubblici esercizi perché negozi, bar e ristorazione offrano servizi su orari dilatati, gli operatori di mercato sanno vedere e cogliere le opportunità da soli, senza bisogno che qualcuno glielo ricordi. Il Comune avrebbe invece dovuto fare di più dal punto di vista delle infrastrutture di servizio. Ma a Ca’ Sugana ci sono quelli che pensano che basti promuovere una mostra per fare turismo, senza un pensiero strategico per esempio su chi arriva in auto, visto che non c’è uno stallo di sosta in più rispetto a una settimana fa, o chi ha bisogno, soprattutto durante il week end, di servizi di trasporto pubblico all’altezza”.

Sicuramente la qualità della mostra di Goldin centrerà il successo, atteso e prevedibile, resta il fatto che la città non è adeguatamente preparata a offrire i servizi collaterali che il turista si aspetta e senza i quali si rischia di seminare nel deserto. L’Amministrazione Comunale dovrebbe essere, per il suo ruolo, il perno del sistema, il punto di riferimento e di sintesi. Difficile essere presentabili, però, con il centro colabrodo grazie alla magnifica idea di aprire cantieri ovunque proprio quando ci si prepara a ricevere migliaia di visitatori ogni settimana. Al peggio amministrativo da parte di questi dilettanti allo sbaraglio non c’è davvero fine né limite”.

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