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Nuova viabilità nelle strade silvo pastorali di Fregona: addio ai mezzi a motore

Daniele Dal Mas: "Ritengo una beffa che i proprietari della strada che dalla Briglia di Sonego sale a Drio Corghe e alla ex cava debbano pagare una marca da bollo di 16 euro all'atto di richiesta da presentare in Comune per avere l'accesso ai propri terreni"

Nelle strade silvo-pastorali di Fregona da oggi è vietata la circolazione dei veicoli a motore, fatta eccezione per i mezzi impiegati nei lavori agricoli e forestali, di vigilanza e antincendio, di assistenza sanitaria e veterinaria, per i mezzi dei proprietari dei fondi, dei titolari di altri diritti reali, degli affittuari e dei locatari di immobili situati nel territorio servito della strada, limitatamente al tratto più breve necessario a raggiungere tali immobili, nonché per i mezzi di chi debba transitare per motivi professionali. I mezzi dovranno però essere muniti di apposito contrassegno rilasciato dal Comune e chinque non rispetterà la nuova normativa rischierà una sanzione da 100 a 1.000 euro.

Sul punto è intervenuto Daniele Dal Mas, storico referente della cittadinanza per quanto riguarda l'ambiente locale: "Personalmente sono soddisfatto che a livello regionale e nazionale si sia arrivati a leggiferare per negare l'accesso ai quad e altri mezzi e sentieri e mulatiere, è una battaglia per la quale mi attivai ancora anni fà presso le sedi opportune. Per questo ritengo una beffa che i proprietari della strada che dalla Briglia di Sonego sale a Drio Corghe e alla ex cava debbano pagare una marca da bollo di 16 euro all'atto di richiesta da presentare in Comune per avere l'accesso ai propri terreni, dopo che un paio di anni fà si sono attivati con mezzi propri e una cinquantina di proprietari hanno messo messo soldi di tasca propria insieme a Comune e alla Comunità montana per sistemare la strada che era in pessimo stato. Quelle strade necessitano sempre di manutenzione e i proprietari sarebbero più contenti di pagare se quei 16 euro  fossero reinvistiti poi per la manutenzione della strada che si trova ai piedi di uno dei sentieri, quello dell'Agnelezza che porta fino al Pizzoc, più frequentati dalle Prealpi trevigiane. Mi attiverò a tutti i livelli per capire in che modalità, a fronte dei soldi concessi, ci sia la possibilità di un ritorno per investimenti a favore di opere utili per la manutenzione della strada e penso sia opportuno anche che l'amministrazione comunale faccia la propria parte. Quella strada è a continuo dissesto idrogeologico e ricordo che la manutenzione del territorio parte dall'alto e quindi dalla montagna".

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