"Dichiarazioni talmente prive di fondamento da non meritare neppure di essere prese in considerazione", liquida così Luca Zaia le affermazioni del consigliere comunale del Pd di Motta di Livenza, Maurizio Orlando, circa il futuro dell'Ospedale Riabilitativo".

Orlando aveva denunciato alla stampa una proposta di modifica, da parte della Regione Veneto, alla legge DGR n.1 DDL 31 gennaio 2012, mirata a porre fine ai dieci anni di sperimentazione pubblico-privato nel nosocomio mottense.

Rispondendo alle ipotesi ventilate dal consigliere di Motta, Zaia ha ribadito che ""l’ospedale è stato preso a modello per i servizi riabilitativi in tutto il Veneto. Il resto è malinteso e volgare gusto della polemica".

Motta, dunque, "è e resterà un’eccellenza del sistema sanitario veneto e nazionale, per le alte professionalità che esprime e per il servizio che eroga ai pazienti veneti ed ai tantissimi provenienti da altre Regioni. Ogni ipotesi di ridimensionamento, o peggio di chiusura, è destituita di ogni fondamento".

E a tal proposito Zaia ha sfidato chiunque "a trovare un atto formale della Regione che anche solo lontanamente possa avallare le fantasiose ipotesi che vengono fatte circolare”.

“Siamo di fronte – accusa Zaia – ad una pura e semplice strumentalizzazione politica, fatta con poca memoria storica e poca conoscenza della realtà e degli atti, che sono univoci nell’esplicitare l’alta considerazione della Regione per le cure garantite in quell’ospedale”.

“Indipendentemente dalle formule gestionali sulle quali poter ragionare – conclude Zaia – l’Ospedale di Motta e tutte le sue eccellenze rimangono tali e troveranno la miglior collocazione e prospettive di crescita nella riorganizzazione della rete ospedaliera veneta”.