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Parco tematico di Casale: l'opposizione di Mogliano chiede un consiglio straordinario

Il consigliere comunale Nilandi: «Il Comune dovrà esprimere un parere, non vincolante ma nei fatti pesantissimo. Questo progetto determinerà il futuro dell'area per centinaia di anni»

«La Delibera adottata dalla Giunta Giuliato dello scorso 30 aprile ha confermato le notizie stampa che da mesi si susseguono rispetto ad un nuovo parco tematico situato nel Comune di Casale sul Sile. Il presunto, e del tutto discutibile, saldo positivo in termini di posti di lavoro, mette ingiustamente in secondo piano l’ennesimo scempio ambientale che verrebbe perpetuato al nostro territorio. Un impatto devastante se fossero confermati i numeri che circolano in questi giorni e che tutti abbiamo ben imparato a conoscere nostro malgrado: un’area di 500 mila metri quadrati di cemento, 50 ettari di campagna veneta, 3 capannoni per un totale di circa due milioni di metri cubi a ridosso dell’areanatura 2000 del fiume Sile». A dirlo è Giacomo Nilandi, consigliere comunale di Mogliano Bene Comune.

«Il sito individuato si troverebbe all’altezza dello svincolo di Venezia Est, in un’area formalmente inserita nei confini del comune di Casale ma di fatto attigua ai comuni contermini di Mogliano e di Quarto D’Altino. Questi ultimi si troveranno a subire il traffico veicolare e l’inquinamento dell’opera, senza che le rispettive amministrazioni e soprattutto le comunità siano state in alcun modo interpellate. Oltre il danno la beffa, poiché solo il comune di Casale riceverà oneri di urbanizzazione per un importo di circa 5 milioni di euro, gli altri due invece rimarranno a bocca asciutta e qualora servissero delle opere di mitigazione o complementari nei loro territori si dovrebbero arrangiare - continua il consigliere comunale - Nessuno ha poi considerato che in questi anni il territorio della frazione di Bonisiolo è già stato interessato da un intervento già di per sè oltremodo impattante come il polo logistico del Vega, che ha sottratto 125 mila metri quadrati di territorio vergine e portato in dote traffico e inquinamento. Cosa ne penseranno gli abitanti della frazione se a meno di una manciata di chilometri gli costruissero un altro parco logistico grande 4 volte il Vega?».

«Il nostro Comune dovrà esprimere un parere, sulla carta non vincolante ma nei fatti pesantissimo. Un progetto del genere determinerà il futuro della nostra terra per centinaia di anni, forse in modo irreversibile. Non si può lasciare che a scriverlo sia la sola Giunta di Casale, senza che il dibattito attraversi tutte le comunità coinvolte in maniera aperta, trasparente e democratica. A cominciare dai Consigli Comunali. Pertanto mercoledì mattina abbiamo presentato un ordine del giorno da discutere al prossimo Consiglio Comunale. Chiameremo a dare il loro parere le associazioni di categoria, quelle ambientaliste e il quartiere interessato dall’opera, invitando a fare altrettanto il privato proponente e il sindaco di Casale Giuriato. Data l’importanza del tema, crediamo sia il momento che il nostro Comune si doti degli strumenti informatici idonei per proporre la seduta in diretta, permettendo a tutti i cittadini di ascoltare in tempo reale e non in differita»: conclude Nilandi.

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