Park interrato all'ex pattinodromo, Conte: «Valutiamo le proposte alternative»
Il Comune, nella giornata di mercoledì, ha incontrato le associazioni ambientaliste contrarie al progetto: «Se fermiamo i lavori avremo una penale di 3 milioni. Ma siamo aperti a dialogare sui dettagli»
«Valutiamo tutte le proposte alternative ma ribadisco una cosa: se fermiamo i lavori in programma avremo una penale di 3 milioni di euro che peserà interamente sulle casse dell'Amministrazione comunale. I contratti sono difatti firmati da tempo. Nonostante questo, però, siamo aperti al dialogo con chiunque proponga eventuali modifiche (fattibili) al progetto originale». A parlare così è il sindaco di Treviso, Mario Conte, che nella giornata di mercoledì ha finalmente incontrato le nove associazioni del territorio (tra cui Italia Nostra, Treviso Sotterranea, Auser, Rotary Treviso e Amici dei Musei) che negli ultimi mesi si sono dichiarate totalmente contrarie al progetto del park interrato all'ex Pattinodromo di Treviso.
«L'incontro di ieri è stato positivo, ci sono stati pochi secondi di tensione ma i toni si sono presto affievoliti - continua Conte - Quello che abbiamo ribadito alle associazioni è che esistono dei contratti da cui non si può recedere senza conseguenze. Inoltre, il progetto non nasce ieri e, dunque, la tempistica di queste associazioni è poco opportuna ed utile. Come Amministrazione siamo però disposti ad ascoltare tutti come sempre. I dettagli del progetto, se fattibili sia economicamente che strutturalmente, siamo ponti a valutarli con attenzione. Chiediamo però alle associazioni di farsi avanti con progetti validati e strutturati, che possano quindi competere con quello originale. Altrimenti il dialogo diventa complicato, non tanto per un discorso politico ma proprio di possibilità di sedersi al tavolo con la società privata che gestirà i lavori».
Tra le modifiche proposte ieri sussiste, ad esempio, quella di sostituire il park interrato con il mantenimento del park a raso attuale ma con l'aggiunta di una pensilina che copra così le automobili. Un progetto, questo, che non ha incontrato però particolare entusiasmo da Ca' Sugana. In ogni caso, le associazioni non demordono e tenteranno, fino all'ultimo momento disponibile, di evitare la realizzazione del nuovo parcheggio che, a loro dire, andrà a danneggiare irreparabilmente l'impianto murario presente in zona.