Treviso nega la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki
Prorogata per altri 45 giorni, la carcerazione preventiva per lo studente egiziano. Polemica in Consiglio comunale dopo il voto contrario della Lega alla proposta presentata dalle opposizioni
Cittadinanza onoraria di Treviso negata a Patrick Zaki, lo studente egiziano vittima della repressione del regime di Al Sisi contro ogni forma di opposizione politica.
In consiglio comunale i voti del centrodestra hanno bloccato la richiesta formulata dalle opposizioni facendo entrare Treviso nella lista dei comuni italiani in cui la Lega ha bocciato la richiesta della cittadinanza onoraria a Zaki. Luigi Calesso, portavoce di Coalizione Civica per Treviso commenta: «Non è una bella pagina per il Consiglio comunale e per la nostra città tanto più visto che la bocciatura della proposta è arrivata pochi giorni prima che allo studente dell'università di Bologna venisse nuovamente prorogata per 45 giorni la carcerazione preventiva. L'argomentazione utilizzata per bloccare la mozione delle opposizioni si riferisce alla detenzione in Sudan di un imprenditore veneto la cui situazione è costantemente seguita dal Ministero degli Esteri: certo un gesto di solidarietà nei suoi confronti è condivisibile, ma è altrettanto chiaro che per Patrick Zaki la concessione della cittadinanza onoraria di un 'altra città italiana contribuirebbe a mantenere viva l'attenzione internazionale sul suo caso, attenzione di cui ha estremo bisogno per sperare di uscire dal carcere egiziano. Una brutta pagina, quindi, ma di cui non c'è più di tanto da stupirsi - conclude Calesso - visto che la Lega è il partito che, nella nostra città, ha fatto togliere lo striscione "Verità per Giulio Regeni" da palazzo dei Trecento facendolo riapparire per soli trenta giorni fuori Ca' Sugana: si sa mai che nella piazza principale non stoni con il panorama».