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Partito Democratico: ecco la campagna 'verità' sulle Banche Popolari Venete

Laura Puppato: "Il contesto nel quale è nata e si è sviluppata la vicenda delle Banche Venete è quello delle forze di centro destra che da sempre governano in Veneto, la Lega in primis"

MONTEBELLUNA Il Coordinamento dei Circoli Pd del Montebellunese, in collaborazione con la Segreteria Provinciale, ha annunciato la realizzazione di una campagna dirompente sul tema Banche Popolari Venete che inizierà a partire dal giorno 15 gennaio e che si articolerà in una serie di iniziative tra loro diverse, ma con un unico denominatore comune: fare chiarezza e ristabilire la verità dei fatti. "Iniziamo con l’affissione di numerosi manifesti in 15 comuni dell’hinterland Montebellunese – territorio particolarmente colpito - con un messaggio chiaro che evidenzia il ruolo risolutivo del Governo nella gestione della crisi bancaria e nel contenimento delle ricadute negative sul tessuto sociale ed economico del nostro territorio" dichiara Laura Puppato.

"Ci è d’obbligo una premessa. Il contesto nel quale è nata e si è sviluppata la vicenda delle Banche Venete è quello delle forze di centro destra che da sempre governano in Veneto, la Lega in primis. Tanto per dirne una, Zaia durante le assemblee di Veneto Banca tuonava contro i controlli e le intrusioni di Bankitalia, salvo ora lamentarne la carenza. La Lega era contraria alla trasformazione in SPA, voluta e attuata dal Governo, delle Banche Popolari a significare che il modello gestionale passato gli era congeniale" continua l'esponente del PD.

"Nell’anno appena concluso si è detto molto rispetto alle azioni messe in campo dal nostro Governo in relazione alla vicenda delle due popolari, attraverso interpretazioni dei fatti parziali o addirittura demagogiche. Alla luce di questo abbiamo voluto realizzare ‘'un’operazione verità’ per raccontare una storia diversa, che testimoni le iniziative positive e concrete in favore di risparmiatori e territorio - continuano i politici trevigiani  del Pd - I manifesti, in particolare, invitano a riflettere sulle conseguenze che ci sarebbero state se il Governo non fosse intervenuto con il decreto di giugno scongiurando così la chiusura degli sportelli delle due banche e il conseguente fallimento. Tante aziende sarebbero infatti fallite e molte famiglie si sarebbero trovate sul lastrico. Il sistema del credito sul territorio sarebbe saltato. Ma fortunatamente questo scenario non si è trasformato in realtà".

"Possiamo quindi affermare che grazie all’iniziativa del Governo PD il territorio è stato salvaguardato tutelando famiglie e imprese e non gli interessi dei banchieri come si va dicendo - chiosa la PuppatoNaturalmente il quadro era molto complesso e il nostro impegno per quanto riguarda questa tematica non finisce qui perché c’è ancora del lavoro da fare. Evidenziamo inoltre che le altre forze politiche, anziché contribuire con idee e proposte alla risoluzione dei problemi, hanno solamente polemizzato. Quindi, da una parte c’è chi ha fatto il possibile per evitare che il fallimento delle banche comportasse il collasso del sistema economico locale e conseguentemente del tessuto sociale, mentre dall’altra qualcuno ha continuato a 'speculare'".

"Un altro intervento che vogliamo evidenziare è il Fondo speciale da 100 milioni istituito per le vittime dei reati bancari, inclusi gli azionisti truffati. Questo provvedimento è di portata epocale, essendo il primo mai preso da un governo per risarcire questa tipologia di soggetti - fanno sapere dal Pd di Montebelluna - Abbiamo stabilito che anche gli azionisti, qualora siano stati violati gli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza, diventino dei risparmiatori truffati e quindi abbiano diritto ad un risarcimento. I cittadini veneti si fidavano ciecamente delle due popolari e molti sono stati raggirati o indotti a investire in azioni i propri risparmi. Il Partito Democratico non abbandona coloro che sono stati truffati e ha deciso, in ascolto di numerose associazioni di consumatori, di mettere in campo questo Fondo che sarà ulteriormente alimentato nel tempo. Zaia, diversamente, ha stanziando migliaia di euro per finanziare le spese legali degli azionisti, scegliendo di stare dalla parte degli avvocati".

"C’è chi crede come noi, che vadano aiutati i risparmiatori truffati e chi pensa che questo dramma sia un’opportunità per foraggiare gli studi legali. A questa campagna di affissioni ne seguirà a breve un’altra che si svolgerà nei social network in sinergia con il partito regionale per contrastare le fake news presenti in rete. Abbiamo anche in programma un’azione di volantinaggio e una serie di incontri con esperti e soggetti terzi per informare e fornire valutazioni sulla questione banche popolari venete" conclude il Partito Democratico.

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