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«Piazze vietate a comunisti e centri sociali»: scoppia la polemica in città

Dopo la proposta di Coalizione Civica per vietare le piazze di Treviso a gruppi neo-fascisti, la risposta del gruppo politico di estrema destra, Continuità ideale, non si è fatta attendere

«Esattamente dopo un anno preciso ecco che i “sinistri” che tornano alla carica, e lo fanno per vietare le piazze ai presunti “neofascisti” e “neonazisti”, dove poi li abbiano visti a Treviso, resta un mistero, a meno che non si arroghino il diritto di decidere “loro” chi è neofascista o meno». Inizia con queste parole l'intervento dei militanti di Continuità ideale, associazione politica di estrema destra la cui nuova mozione, in risposta a quella presentata da Coalizione Civica, sta facendo molto discutere.

Affermano i militanti: «Calesso per far parlare di sé ha bisogno di sventolare lo spauracchio fascista, al posto di pensare ai problemi reali di Treviso, che nell’ultimo anno ha visto chiudere ben 160 aziende di cui l’ultima proprio ieri. Insomma, si vogliono vietare le piazze a chi sostiene principi razzisti, sessisti, omofobi e sentite un po’ anche trasfobici (che parola è?), Noi ci chiediamo quali associazioni o gruppi che descrivono nella loro fantomatica petizione popolare hanno visto a Treviso? La nostra associazione R.S.I. – Continuità Ideale, potrebbe o non potrebbe manifestare? Signor Calesso, come consigliato a Manildo l’anno scorso, si vada a rileggere la Costituzione della quale siete abituati a riempirvi la bocca e in particolare gli articoli 17, 21 e 49, dove si parla di libero pensiero, associazionismo e democrazia, oppure questi principi valgono solo per Voi? Strano che non abbiano presentato una mozione per vietare le piazze a chi, con la scusa di essere politicamente corretto, mette a ferro e fuoco le città, proprio come ultimamente accaduto a Torin no, proprio non si vogliono vietare le piazze ai loro coccoli dei centri sociali. Hanno presentato una  mozione con appena 50 firme, per aprire un dibattito con i cittadini. Ebbene  - conclude Continuità ideale - adesso presenteremo anche noi una petizione per vietare le piazze a chi si richiama ai valori del comunismo e ai centri sociali, non abituati a rispettare le città, e vediamo a chi darà ragione la cittadinanza.

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