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Pieve di Soligo Capitale della Cultura 2022: arriva il sostegno anche di De Menech

Il deputato del Partito Democratico: «Speriamo che ci sia uno sforzo unitario da parte di tutti e che la Regione si dia da fare come per le Olimpiadi 2026»

«Speriamo che ci sia uno sforzo unitario da parte di tutti e che la Regione si dia da fare con lo stesso impegno con cui si è attivata per la candidatura del sito Unesco e per le Olimpiadi 2026. Ognuno è chiamato a dare il proprio contributo e a collaborare per centrare l’obiettivo». Il coordinatore dei deputati veneti del Partito democratico, Roger De Menech, sollecita il supporto per sostenere le aspirazioni di Pieve di Soligo. La cittadina trevigiana è entrata nella lista delle 10 città italiane che si contenderanno il titolo di ‘capitale italiana della cultura’ per l’anno 2022.

«Complimenti al sindaco di Pieve, Stefano Soldan - afferma De Menech - il cui progetto è tra i più interessanti e innovativi. Partendo da Pieve di Soligo l’idea di fondo è il coinvolgimento dell’intero territorio circostante con azioni che non si esauriscono con gli eventi del 2022, ma puntano a rendere le zone della Sinistra Piave stabilmente attrattive sotto il profilo culturale». Il ministero dei Beni e delle Attività culturali erogherà un contributo di 1 milione di euro per la città vincitrice. Il titolo, istituito dalla legge Art Bonus, prevede inoltre l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità. Tra le 10 città finaliste ci sono 3 capoluoghi di regione, Ancona, Bari, L’Aquila; 3 capoluoghi di provincia, Taranto, Trapani e Verbania e 4 cittadine non capoluogo, Cerveteri, Procida, Volterra e appunto Pieve di Soligo. La città vincitrice sarà selezionata il prossimo gennaio.

«Adesso c’è da lavorare nei dettagli per la presentazione del dossier - ricorda il deputato - in gran parte già pronto, ma sono certo che in queste ultime settimane è necessario fare l’ultimo sforzo. In questo senso è auspicabile una forte collaborazione tra tutti i livelli istituzionali, così come è stato fatto con la candidatura Unesco delle Colline del Prosecco e di Cortina alle Olimpiadi 2026». 

Aggiunge Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico di Treviso: «Quello di Pieve di Soligo è un dossier di cui i trevigiani dovrebbero essere orgogliosi, altamente competitivo perché coerente con le grandi sfide del nostro tempo, particolarmente sentite nella nostra provincia: cura dell’ambiente, sostenibilità e coesione sociale che, nel richiamo all’eredità culturale e spirituale di due giganti come Zanzotto e Toniolo, diventano agenti di sviluppo di un territorio. Complimenti al sindaco Soldan, all’amministrazione comunale e a tutto il team che ha curato la candidatura. Ora il compito di tutti, ai vari livelli, è di sostenere e promuovere la qualità di questo progetto e di dare seguito, con atti concreti, alla visione di territorio e di comunità di cui questa candidatura si fa espressione».

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