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Nuova piscina a Castelfranco, la polemica: «Un'idea piena di incognite e lacune»

A dirlo è Sartoretto, candidato sindaco della Coalizione “Castelfranco Merita”: Questa non è una piscina olimpionica e neppure semi olimpionica, ma solo una piscina elettorale»

Il candidato sindaco della Coalizione “Castelfranco Merita”, Sebastiano Sartoretto, interviene sul progetto della “nuova piscina” presentato in questi giorni dall'amministrazione uscente. «Questa non è una piscina olimpionica e neppure semi olimpionica – attacca Sartoretto – ma solo una piscina elettorale. Anni di dibattito, un concorso di idee, ore di commissione hanno portato a poter presentare solo un progetto preliminare molto vago evidentemente come specchietto per le allodole a poche settimane dal voto. Forse il sindaco uscente non ha ancora capito che i castellani non hanno l'anello al naso».

«Si parla – continua il candidato di “Castelfranco Merita” – di un investimento di 5 milioni di euro ma non si dice che ancora non ci sono. Infatti per larga parte l’importo dovrà essere legato ad un prestito bancario “di là da venire”. Marcon poi non ricorda che lui voleva mantenere la vasca della piscina interna attuale che non è omologabile per le gare, neppure per quelle non professionistiche, dal momento che non raggiunge non solo i 50 metri, ma neppure i 25 che sono il minimo richiesto e che non ha una larghezza sufficiente per garantire le previste 8 corsie. Solo con una battaglia serrata di tutte le altre forze politiche in Consiglio abbiamo ottenuto che nel progetto definitivo sia prevista una vasca regolamentare».

«Il progetto preliminare – continua Sartoretto – prevede, inoltre, una piscina scoperta che avrebbe esclusivamente caratteristiche per una funzione ludica: anche su questo abbiamo chiesto che, oltre all'area solarium ci potesse anche essere una piscina di dimensioni utili all'attività sportiva, ma non abbiamo ottenuto risposta. Un altro punto nero è la prevista eliminazione del parco giochi per bambini per fare parcheggi: quel luogo, così frequentato dalle famiglie, sarebbe in gran parte raso al suolo con la promessa di un parco urbano; peccato che quando sarà pronta la nuova area e saranno cresciuti gli alberi i bambini di oggi probabilmente saranno nonni».

«Un altro buco nero è determinato – aggiunge il candidato – dalle aree: per garantire lo sviluppo dell'intero progetto così come pomposamente presentato sarà necessario utilizzare una parte di area di proprietà della Curia con la quale non c'è ancora nessun accordo formalizzato. In tutte queste incertezze – conclude Sartoretto – c'è un unico punto fermo per noi inaccettabile: sarà eliminata la pista di atletica che, al contrario, abbiamo sempre chiesto fosse riqualificata e mantenuta. Insomma un costosissimo pasticcio che non si è voluto correggere nonostante i tantissimi suggerimenti che in questi anni abbiamo avanzato. Un pastrocchio che ad oggi è fermo al bando per individuare il progettista che dovrà elaborare il progetto definitivo. Siamo certi che i castellani abbiano capito il “solito stile” del sindaco uscente e non vorranno lasciargli la gestione del progetto finale».

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