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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Montebelluna

Montebelluna, Azione: «Il Comune torni a occuparsi di mobilità e sicurezza»

Dopo la tragedia costata la vita a Davide Rebellin i rappresentanti del partito di Calenda chiedono al Comune di ampliare la rete di piste ciclabili, implementando la sicurezza stradale

I rappresentanti locali del partito di Calenda, forti del risultato elettore dello scorso settembre che ha sfiorato il 10% in città, esortano gli organi di indirizzo politico-amministrativo a “riscoprire” l’importanza di una diffusa e articolata rete di piste ciclabili, per favorire la circolazione delle persone e diminuire il traffico.

Fino a qualche anno fa, le piste ciclabili riempivano la bocca di tutti: chi amministrava, chi faceva opposizione, i cittadini che le chiedevano a gran voce. Da qualche tempo, invece, sembrano "passate di moda", sparite dall'attualità del dibattito e dai progetti dell'amministrazione pubblica. Se ne sono perse le tracce, insomma. La recente scomparsa del campione di ciclismo, Davide Rebellin (investito da un camion mentre era in bicicletta), ha riportato all'attenzione una questione uscita dai radar, l’importanza dei percorsi protetti per la mobilità su due ruote. «Quello che è successo al compianto Rebellin e, dicono i dati, a troppi altri» riferisce Vittorio Lago, segretario provinciale - impone di riaccendere la luce sull'importanza di una mobilità sicura per tutti, che agevoli chi va (o potrebbe andare) in bicicletta e chi transita sulla strada in auto. Purtroppo a livello nazionale, la manovra economica approdata in Parlamento in questi giorni taglia completamente i fondi per la costruzione di piste ciclabili. Il taglio è di 94 milioni e porta all’azzeramento di un fondo istituito nel 2019» precisa il riferimento provinciale del partito di Calenda.

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«A livello locale, a Montebelluna, ci sono esempi di mancate prosecuzioni di circuiti esistenti, importanti se non necessarie - contestualizza Alberto Tessariol, referente territoriale per Azione -. Quei percorsi sono una priorità, per motivi di sicurezza ed anche per alleggerire il traffico veicolare. Quanti ragazzini potrebbero andare a scuola in autonomia, ad esempio, se si investisse nella loro realizzazione? Senza essere accompagnati in auto fin davanti ai cancelli d'ingresso...». In effetti, seguendo gli ordini del giorno delle ultime riunioni di consiglio comunale o sfogliando il notiziario periodico che arriva nelle case, di simile programmazione non c’è traccia. «Un concittadino ci ha segnalato di essersi rivolto a febbraio, per iscritto, ai competenti Uffici e di aver fatto altrettanto con tre assessori, più di recente, a ottobre, per segnalare la necessità di proseguire la ciclopedonale lungo Via delle Piscine, a Contea, da Via Cavarer fino alla rotatoria dove la strada prende il nome di Via Callarga. Ad oggi, però, nessuna risposta. Ci auguriamo che le commissioni comunali deputate stiano lavorando in tal senso e che, contrariamente a quanto palesato dal Governo Meloni coi suoi primi atti, sul territorio la sensibilità verso quelle soluzioni strategiche sia ancora presente» conclude.

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