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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Polemica per l'evento con Povia e Magdi Allam, Nieri: “La famiglia è dove c’è amore”

La consigliera comunale di Treviso sbotta contro l'evento dal titolo La famiglia naturale, al centro!: “Vergognoso il patrocinio della Regione e della Provincia”

TREVISO “Questo incontro ci riporta indietro, all’esclusione e alla discriminazione. In questi anni i trevigiani hanno chiaramente dato prova di voler una comunità unita e non divisa in cittadini di serie A e di serie B”. Dopo essersi spesa per l’allargamento dei diritti nel capoluogo della Marca, Michela Nieri, consigliere comunale di Treviso e candidata per il PD, esprime la propria disapprovazione per il patrocinio concesso dalla Regione e della Provincia di Treviso all’incontro organizzato al Teatro Comunale, dal titolo "La famiglia naturale, al centro!".

“Sono per il confronto aperto e per la libertà di parola, sino a quando non viene esercitata per dividere la nostra comunità” dice Michela Nieriche, insieme ad alcune associazioni del territorio, in questi anni ha contribuito a creare una città più aperta e inclusiva. “Non posso immaginare che oggi ci sia ancora chi, ponendo il dibattito su false questioni, mira solo a togliere i diritti ai propri concittadini - ha sottolineato la Nieri - La nostra comunità trevigiana deve svilupparsi riconoscendo la parità tra tutti, mettendo al centro i bisogni di chi la compone, di chi paga le tasse e contribuisce onestamente alla crescita del territorio con il proprio lavoro, con l’impegno associativo, con il valore dell’amore che muove dalla propria famiglia, qualsiasi essa sia”.

“Come il Paese, anche la nostra Treviso deve proseguire nel percorso intrapreso ricercando l’uguaglianza tra le persone a tutti i livelli, civili, lavorativi, economici. Non posso pensare che alcune manifestazioni volte ad alimentare le discriminazioni, ad alimentare il pregiudizio e portare divario tra i cittadini, possano trovare l’appoggio delle istituzioni. Mi auguro - ha continuato la Nieri - che i trevigiani salvaguardino i traguardi fin qui raggiunti, perché non si può negarlo, Treviso in questi ultimi anni si è rivelata una città che poggia su valori civili e attenta ai bisogni individuali”. “La città di Treviso deve essere la città di tutti i trevigiani, di tutte le famiglie, che vanno tutelate e supportate - ha concluso la Nieri -  solo così potremo crescere, nel rispetto e nella serenità”.

L'opinione di Stefano Lecca, candidato alle comunali nelle liste di Fratelli d'Italia. Questa mattina, con delusione, ho letto sui quotidiani le contestazioni della Nieri in merito all'evento organizzato presso il teatro comunale di Treviso titolato "La Famiglia naturale al centro". Dopo Chaibi e Calesso, anche la Nieri spazia in una certa demagogia propria della sinistra di questi ultimi tempi. Nell'articolo divaga su "cittadini di serie A e serie B", asserisce che "tali manifestazioni sono discriminatorie", e ancora "che aumentano il divario tra i cittadini". Io mi chiedo: "ma di cosa si sta parlando?" Ha visto lo spettacolo? Credo proprio di no, altrimenti eviterebbe certe considerazioni. Io ho partecipato all'evento e sono stato ben contento di averlo fatto. Ringrazio le Associazioni "Famiglia di Marca", "Veneto Autismo" e "Urbanica" Pet aver organizzato tale evento e Cristiano Magdi Allam, Giuseppe Povia e L'Avv. Gianfranco Amato per l'impegno costante e per il coraggio di far conoscere verità scomode, molto scomode. L' evento è imperniato sulla famiglia, e cosa c'è di così assurdo, da contestare? Quindici anni fa se si fosse organizzato un evento del genere la gente avrebbe dato dei pazzi agli organizzatori... Parlare della famiglia al centro di uno stato? Parlare di una cosa ovvia? Sarebbe stato veramente assurdo. Ma oggi non è più così. Nieri, Chaibi e Calesso perchè non parlano della teoria Lgbt che stanno inculcando nei nostri figli già dalle elementari? Perchè tacciono sul mercimonio delle adozioni, che travestono da atto d'amore? Invece di criticare e fare demagogia, avrebbero dovuto presenziare all'evento e non so se dopo avrebbero avuto il coraggio di contestare. Nel nostro programma le Politiche per la famiglia (quella vera) sono al centro per lo sviluppo della comunità. D'altronde non lo insegnano nelle università che "La famiglia è il nucleo fondamentale di uno stato?" La mia esperienza di 15 anni all’interno delle istituzioni scolastiche mi allarma per quanto sta accadendo in capo alle nuove generazioni scolastiche, e in particolare sui temi della famiglia, dell’educazione e del rispetto delle regole. Io sarò sempre in prima linea nelle politiche per la famiglia naturale, il resto è pura demagogia di tendenza.

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