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Rapporti tra Zaia e l'avvocato Malvestio, Zanoni e Cappelletti chiedono chiarezza

La polemica ha colpito il Governatore del Veneto e il suo affidarsi alla figura dell'avvocato trevigiano ormai da anni in "esilio volontario" a Malta

«Ma vi sembra normale che Massimo Malvestio, lo storico avvocato di Zaia che ha ricoperto una lunga serie di cariche fiduciarie in società pubbliche come citato dall’Espresso, si stabilisca a Malta, paradiso fiscale, e con una società di cui è presidente amministri fondi d’investimento con una raccolta di 413 milioni di euro? Per non parlare di ulteriori non quantificati patrimoni individuali di origine sconosciuta? Di chi sono tutti questi capitali? Chi sono i clienti di Malvestio a Malta? Ci sono anche politici o personaggi pubblici? I cittadini devono sapere!» A parlare è Enrico Cappelletti, candidato a Governatore del Veneto per il M5S alle prossime elezioni regionali.

«Basta con i segreti, basta con l'opacità! Basta con i capitali più o meno scudati in Svizzera o alle Bahamas, come abbiamo visto in Lombardia. Fuori i nomi. Come se lo scandalo dei 600 euro e quello delle indennità di trasferta incassate nel periodo Covid non fossero abbastanza indicativi di un discutibile approccio alla politica della maggioranza che governa la regione - continua Cappelletti - Ma vi rendete conto cosa sarebbe successo se un fatto del genere avesse riguardato un esponente del M5S? Noi pretendiamo dal Presidente Zaia che sia fatta piena chiarezza. Perché la Regione, altro che palazzo di cristallo, appare in questo momento vagare nel porto delle nebbie. Il M5S presenterà un esposto in Procura per chiedere all’autorità giudiziaria di far piena luce su questo inquietante intreccio di interessi».

«Visto che l’avvocato Malvestio è stato per anni il legale di fiducia del presidente del Veneto, considerato il suo ‘riferimento giuridico’, sarebbe opportuno fare chiarezza sui rapporti tra lo stesso Malvestio e la Regione alla luce dell’inchiesta “Bello il Veneto lo trasferisco a Malta” pubblicata sul numero del 15 agosto del settimanale "L’Espresso" riguardante la rete di società estere, un vero e proprio impero finanziario, tutte con unica sede nel paradiso fiscale maltese. Sede che, per di più, si trova fisicamente in un grattacielo di proprietà di Yorgen Fenech accusato di essere il mandante dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia». A chiederlo, con un’interrogazione a risposta scritta, è Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico e candidato alle Regionali del 20-21 settembre. 

«I punti di domanda sono molti e sarebbe bene ottenere quanto prima risposte perché nell’articolo c’è davvero molta roba al fuoco. Anzitutto vorremmo sapere quanti e quali rapporti di lavoro, con relativo ammontare, la Giunta regionale del Veneto ha intrattenuto nelle ultime due legislature con l’avvocato Malvestio o lo studio BM&A. (Barel e Malvestio Associati). Ma non solo - insiste Zanoni - Sarebbe interessante sapere se l’attuale governatore è a conoscenza di collegamenti tra gli interessi del legale trevigiano e la vicenda amministrativa che ha portato a definire l’iter della Superstrada Pedemontana da un lato e, dall’altro, di eventuali legami di Malvestio con società operanti anche in ambito sanitario e che sono in regime di convenzione con la sanità pubblica del Veneto. Infine vorremmo conoscere quali sono gli atti che la Regione ha finora vagliato rispetto alla lottizzazione valle Ossi di Eraclea della società Numeria. Se Zaia è coerente con quello che va dicendo da anni, ovvero che la Regione è una casa dalle pareti di vetro, mi aspetto che mi risponda presto, a tutte le domande e senza utilizzare la scusa che siamo a fine mandato. Anche perché il tempo per tagliare nastri in ogni dove e partecipare alle dirette lo trova sempre». 

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