Nuovi supermercati in Strada Ovest: «Costano 100mila euro annui di perdita di servizi ecosistemici»
Gigi Calesso: «Per ogni metro quadrato di suolo che viene cementificato o asfaltato si dispone di minore protezione contro gli allagamenti, meno risorse idriche, minore assorbimento delle sostanze idriche che inquinano l’aria e meno terreno fertile»
"Nel suo rapporto 2021 sul consumo di suolo l’ISPRA ha effettuato una stima del valore economico dei servizi ecosistemici garantiti dal suolo verde, valore che viene distrutto dalla impermeabilizzazione del terreno. Per servizi ecosistemici si intendono quelli dello stoccaggio e sequestro dell’anidride carbonica, della rimozione del particolato atmosferico e dell’ozono, della produzione agricola e di legname, dell’impollinazione, della regolazione del microclima e tutto il vasto ambito che riguarda l’equilibrio idrogeologico: l’assorbimento delle piogge (regolazione del regime idrologico), la loro depurazione e la trasformazione in disponibilità di acqua per l’uso umano". A dirlo è Gigi Calesso di Coalizione Civica per Treviso.
"Basti pensare, solo per fare degli esempi, che ogni ettaro di terreno fertile è in grado, ogni anno, di assorbire 90 tonnellate di anidride carbonica, di drenare 3.750.000 litri d’acqua e, se coltivato, di fornire gli alimenti per 6 persone - continua Calesso - E’ ovvio che tutti questi servizi vengono a cessare quando il suolo viene impermeabilizzato (cementificato o asfaltato) e non è quindi più in grado di sequestrare l’anidride carbonica, di assorbire l’acqua, né può essere coltivato. Il costo economico annuo per la perdita di questi servizi ecosistemici è stato calcolato tra gli 89.000 € e i 109.000 € per ogni ettaro di terreno libero che viene impermeabilizzato: in media, quindi, ogni ettaro di suolo consumato costa 100.000 € all’anno dal momento della sua impermeabilizzazione che equivale a 10 € per ogni metro quadrato".
"E’ facile quindi calcolare il valore economico della perdita di servizi ecosistemici per ciascuno dei progetti edilizi o di nuove infrastrutture che prevedono cementificazione e asfaltatura di aree verdi, dalla costruzione di nuovi edifici alla realizzazione di nuove strade - afferma l'esponente di Coalizione Civica - Sulla base di queste valutazioni si arriva alla conclusione che la realizzazione dei due nuovi supermercati previsti lungo viale della Repubblica (davanti a “Pino, nel piano di lottizzazione “San Bartolomeo 1” e dietro la “Cittadella delle istituzioni, nel piano “Repubblica 1”) comporteranno un costo di circa 100.000 € all’anno a causa della perdita di servizi ecosistemici, per ogni anno dal momento della impermeabilizzazione dei suoli. Le aree dei due piani di lottizzazione sono di 37.249 metri quadrati (il “San Bartolomeo 1”) e di 11.462 metri quadrati (il “Repubblica 1”): nel primo caso verranno realizzati il supermercato e alcuni edifici a uso residenziale, nel secondo caso solamente il supermercato. In entrambi i piani sono previste aree verdi, parcheggi e accessi stradali".
"Prendendo in considerazione solo la realizzazione dei due supermercati è facile ipotizzare che la superficie impermeabilizzata sarà di circa 5.000 metri quadrati in entrambi i casi: l’edificio del supermercato, le strade di accesso, le aree di manovra e le strade interne ai parcheggi - chiosa l'ambientalista trevigiano - In questo calcolo non rientrano gli stalli per le auto nei parcheggi perché saranno realizzati con una superficie drenante che permetterà di mantenere la capacità di assorbimento del terreno anche se, certo, altri servizi ecosistemici saranno persi a causa della permanenza sul terreno delle auto. Il calcolo del consumo di suolo dovuto alla realizzazione dei due supermercati, quindi, è assolutamente prudenziale".
"Sommando i due progetti si arriva, quindi, a circa 10.000 metri quadrati (un ettaro) di suolo impermeabilizzato per la realizzazione dei due supermercati in questione con la perdita annua di servizi ecosistemici appunto per 100.000 €. Si tratta di una valutazione che è utile per porre anche in termini economici la questione della opportunità o meno per la città della realizzazione di queste nuove strutture perché la perdita dei servizi ecosistemici riguarda tutta la comunità civile trevigiana che, per ogni metro quadrato di suolo che viene cementificato o asfaltato, dispone di minore protezione contro gli allagamenti, di meno risorse idriche, di minore assorbimento delle sostanze idriche che inquinano l’aria, di meno terreno fertile. Quei 100.000 € all’anno sono il 'prezzo' di tutto questo" conclude Calesso.