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Cambiamenti climatici: «Da Mattarella parole importanti, da Zaia solo silenzio»

A lanciare la provocazione è stato il consigliere regionale Andrea Zanoni, presente alla visita del capo dello Stato nelle zone del Bellunese colpite dal maltempo dello scorso ottobre

«Ringraziamo il presidente Mattarella per le parole sui cambiamenti climatici. Come ha sottolineato il capo dello Stato, siamo sull’orlo di una crisi globale e le misure fin qui adottate hanno prodotto risultati insufficienti. Peccato che su questo tema, invece, il presidente Zaia non abbia detto assolutamente niente. Mi auguro che almeno abbia preso appunti».

È quanto afferma Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico presente martedì 12 marzo a Belluno insieme al capogruppo Stefano Fracasso, ai colleghi Graziano Azzalin, Orietta Salemi e Francesca Zottis, al segretario regionale Alessandro Bisato e ai parlamentari Roger De Menech e Andrea Ferrazzi, in occasione della visita di Mattarella per commemorare le vittime del Vajont e ricordare i danni provocati dalla tempesta di fine ottobre nel Bellunese. «Le dichiarazioni del presidente della Repubblica, ripensando a quanto accaduto lo scorso autunno sulle nostre montagne, devono far riflettere: non possiamo parlare di eventi straordinari per giustificare la mancanza di pianificazione. Anche perché questi eventi sono sempre più frequenti. Occorre investire per la tutela idrogeologica del nostro territorio, lo dobbiamo ai nostri figli e ai bambini come quelli che stamani erano presenti in gran numero a Belluno, fuori e dentro il teatro, dove hanno letto i loro ricordi dei giorni dell’uragano. Tutti sono chiamati a dare un contributo: i singoli Stati, l’Unione Europea e, per la propria parte, anche gli enti locali. Come la Regione, con le politiche su trasporti, energia e agricoltura per ridurre le emissioni che alterano il clima. Non si vive soltanto di autonomia e Prosecco».

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