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Politiche giovanili: Calesso si schiera con l'assessore Manfio ma critica le scelte del Pd

Luigi Calesso ha voluto esprimere tutto il suo sostegno all'assessore trevigiana sul tema degli operatori di strada, criticando gli scarsi finanziamenti stanzianti dall'amministrazione

TREVISO Durante il convegno del Progetto Giovani svoltosi sabato scorso l'assessore Manfio ha messo in evidenza tra le scelte compiute dall'attuale amministrazione quella relativa la ruolo degli operatori di strada, da lei definiti "uno strumento educativo che si affiancasse ai ragazzi nei luoghi in cui essi si incontrano, avvicinandoli, provando a comprendere i loro bisogni e cercando, anche in questo caso, di dare loro strumenti per rispondere alle proprie esigenze".

Sulla questione, nelle scorse ore, è voluto intervenire anche Luigi Calesso per esprimere il proprio sostegno all'assessore trevigiana. "Sappiamo bene che l'assessore Manfio ha sempre sostenuto l'utilità degli operatori di strada e condividiamo questa impostazione, tanto che chi in questi anni ha rappresentato la sinistra in Consiglio comunale non ha mancato di appoggiare la scelta di utilizzare questo tipo di intervento. Va detto con altrettanta chiarezza, però, che (dopo che le giunte leghiste avevano chiuso il servizio degli operatori di strada) questa amministrazione lo ha ripristinato con risorse assolutamente inadeguate a garantirne l'efficacia. D'altra parte, è ben difficile attuare politiche giovanili significative con una dotazione di bilancio che (esclusa la spesa per il Progetto Giovani) è di poche migliaia di euro all'anno" afferma Calesso.

"Siamo certi che l'assessore Manfio si sia battuta (come hanno fatto i rappresentanti della sinistra in Consiglio comunale) contro questa assoluta insufficienza di risorse e siamo altrettanto certi che l'assessore proporrà un adeguato stanziamento di bilancio per il servizio degli operatori di strada se nel prossimo mandato il sindaco Manildo verrà riconfermato e se le attribuirà nuovamente l'attuale incarico di giunta. La contraddizione che registriamo tra le affermazioni dell'assessore Manfio e le sue scelte politiche è la seguente: l'assessore si ricandida all'interno di una coalizione in cui sono tutti presenti (e con aumentato peso politico) coloro che hanno osteggiato, poco condiviso, apertamente contrastato il suo operato nell'amministrazione che si sta concludendo. Dalla stessa coalizione, invece, è stata esclusa la sinistra che è la parte politica che più l'ha appoggiata in questi cinque anni, sugli operatori di strada come su numerose altre questioni, la sinistra che l'ha difesa, ad esempio, sulla vicenda della ex-caserma Piave. Quello che non capiamo, insomma" conclude Calesso "è come l'assessore Manfio possa sperare di attuare i suoi progetti stando all'interno di una coalizione in cui non ci sono più quelli che l'hanno sostenute e sono sempre più forti, invece, quelli che l'hanno combattuta.

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