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Giovedì, 30 Novembre 2023
Politica

I tre assessori dissidenti non salgono sul palco di Salvini e Le Pen: «Noi con i militanti»

Giampaolo Bottacin, Federico Caner e Roberto Marcato sono rimasti sul pratone di Pontida e hanno lasciato da solo anche Zaia. Indigesta la presenza della leader dell'ultradestra francese, ma il segnale è per il segretario federale

Giampaolo Bottacin, Federico Caner e Roberto Marcato ieri non sono saliti sul palco di Pontida. Presenti, ma assenti, per dare un segnale di dissenso a Matteo Salvini e più o meno indirettamente anche al presidente della Regione, Luca Zaia. I tre assessori regionali della Lega sono stati gli unici componenti della giunta a non percorrere quelli scalini, fatti invece da Marine Le Pen, presenza non gradita proprio dai tre. Anche l’anno scorso Marcato (che si è presentata con l'inedita maglietta "Onichini libero") non era salito sul palco: «Tranne un paio di volte, sempre stato giù con la base. Attraversare il Pratone e non riuscire a fare un passo perché ti fermano, ti abbracciano, ti chiedono una foto e ti urlano di non mollare mi ha regalato una grande emozione» ha ribadito, dopo aver comunque annunciato dalla mattina, sui suoi canali social, che sarebbe stato al fianco dei militanti e non dei vertici del partito finiti nel suo personale mirino, da Matteo Salvini a Massimo Bitonci, fino ad Alberto Stefani. Anche Bottacin l’anno scorso era stato giù, ma non c’era la polemica su Marine Le Pen, nè l'esodo in Forza Italia di molti big e non era iniziata la stagione delle espulsioni. E di bandiere italiane, ieri a Pontida, ce n'erano zero.

Il "caso" Marine Le Pen

La presenza della leader francese del Rassemblement National, movimento politico di estrema destra, ha diviso il partito, che in foto quindi è stato immortalato a metà. Dimitri Coin: «Le Pen? È più che altro un dibattito sui giornali, la Lega in Europa si colloca in un alveo preciso». Il sottosegretario Massimo Bitonci: «Matteo sta scegliendo una linea per l’Europa e quello che decide il segretario a noi va bene». Il sindaco di Noventa Padovana, Marcello Bano, ricorda: «Una volta è stato invitato anche d’Alema. Nulla da spartire con lei, è solo un’alleanza in Europa, noi siamo un’altra cosa». Non gradita da Mario Borghezio, leghista della primissima ora: «Marine Le Pen? Averla portata qui è peggio che uno sbaglio, è un crimine politico».

La foto di gruppo

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