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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Montebelluna

Popolari venete e decreto salva-banche: la politica veneta si schiera con il Governo

La senatrice Laura Puppato risponde al sindaco di Spresiano Marco Della Pietra: "Non riconoscere l'impegno del Governo è figlio di una cultura faziosa"

MONTEBELLUNA "La priorità per il Governo è convertire il decreto sulle banche venete per dare stabilità all’economia di un territorio importante come il Veneto. Con il decreto, infatti, i risparmiatori, i correntisti e gli obbligazionisti sono salvaguardati; gli sportelli non hanno mai interrotto l’attività e si sono evitati licenziamenti" ha dichiarato il sottosegretario all'Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta. "Questa scelta, assieme alla soluzione Mps, ha consentito di evitare il fallimento e il bail in, che avrebbero scaricato anche sui risparmiatori tutto il peso di una crisi di cui non hanno diretta responsabilità. Per questi motivi, anche a fronte dei 600 emendamenti, si è voluto evitare l’evidente tentativo di non far approvare questo intervento di salvataggio delle banche venete, come dimostra l’eloquente comportamento in Aula dei deputati del Movimento 5 stelle al momento delle richiesta di fiducia, che è stato preceduto da una settimana di ostruzionismo in commissione".

“Non voler riconoscere che il Governo per primo e come unico attore istituzionale finora, si sia mosso per tutelare i risparmiatori e i correntisti veneti, risponde semplicemente alla necessità di attaccare e di trovare un nemico all’esterno, così come mi si ricorda continuamente che, in tutt’altra epoca, ho dato a Consoli la cittadinanza onoraria a Montebelluna nel lontano e ben diverso 2007 cioè dieci anni fa, mentre nessuno si ricorda le decine di passerelle di Luca Zaia e compagni leghisti alle recenti assemblee delle due popolari dove si urlava contro Bankitalia e CONSOB, ree di vessare e voler controllare con troppa pressione i conti interni delle banche..come sempre due pesi e due misure”. Lo dice invece Laura Puppato, senatrice PD, in risposta al sindaco di Spresiano Marco Della Pietra.

“Non ho insultato nessuno, dico che fare appelli allo Stato a favore degli azionisti ora vuol dire non aver seguito quanto successo nell’ultimo anno e mezzo, in cui proprio lo Stato è stato l’unico ente a muoversi per salvare le due banche - ha spiegato Puppato - oltre un anno fa sono stati investi più di 3 miliardi di euro tramite Fondo Atlante, con le garanzie di Cassa Depositi e Prestiti, (ovvero ancora lo Stato) che non potendo intervenire direttamente (le leggi e i vincoli esistono e sono rilevanti nel mondo finanziario e non solo..) lo ha fatto tramite CDP. Senza quell’intervento le banche non esisterebbero più da tempo e si sarebbero portate dietro conti correnti e mutui, con un disastro economico senza precedenti per il Veneto, altro che arrivare alle sagre dopo i fuochi d’artificio...Il sistema bancario è stato messo in sicurezza e ora sempre lo Stato si è accollato 17 miliardi di euro di NPL, i famosi crediti deteriorati, per garantire un compratore alle due banche e salvarle ancora una volta. Sono stati garantiti conti correnti di 2 milioni di famiglie e 200mila imprese, i loro mutui, 12mila lavoratori, in parte molti azionisti e obbligazionisti. Si cercherà una soluzione anche per gli altri, ma certo non aiuteranno appelli, questi sì molto tardivi è un po' troppo ovvii, che alzano la posta senza offrire alcuna sponda ad uno Stato che sta facendo tutto il possibile e di più per garantire la sopravvivenza delle banche e con esse del sistema-Veneto”.

Anche Luca Zaia aveva in un primo momento ammesso che era l’unica soluzione, poi qualche spin doctor deve avergli suggerito di sfruttare la situazione a proprio vantaggio, mentre la Lega ha garantito che il provvedimento passerà, c’è un limite alle favole e questo limite è stato ampiamente superato dalla ormai ritrita e falsa saga de il Governo non ha fatto niente” ha concluso Puppato.

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