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Preganziol, Freda: «Chi percepisce il Reddito di Cittadinanza faccia volontariato per il Comune»

Ecco l’ultima proposta che arriva in Consiglio Comunale dai banchi dell’opposizione capitanati dal Capogruppo di Impegno Comune

«A Preganziol chi percepisce il Reddito di Cittadinanza faccia volontariato per il Comune». E’ questa l’ultima proposta che arriva in Consiglio Comunale dai banchi dell’opposizione capitanati da Raffaele Freda, Capogruppo di Impegno Comune Preganziol in quota Fratelli d’Italia. Da gennaio 2020, infatti, chi percepisce il Reddito di Cittadinanza dovrebbe svolgere lavori di pubblica utilità nel proprio Comune di residenza, pena la perdita del sussidio. La previsione, che esclude alcune specifiche categorie tra cui i portatori di handicap e gli over 65, non ha però trovato grande applicazione in quanto la maggior parte dei Comuni non ha provveduto ad attivare i cosiddetti P.U.C. (Progetti Utili alla Collettività). Tra le Amministrazioni locali che non hanno dato seguito al decreto ministeriale c’è anche Preganziol, tanto che il consigliere comunale Freda ha presentato una mozione affinché il sindaco Galeano attivi l’apposito centro di collocamento ed i navigator, così da dare inizio ai progetti in questione.

«Ci sembra equo ed utile, al fine del buon funzionamento di questo sussidio, che i beneficiari svolgano delle attività di volontariato a favore della comunità – commenta Freda - Si tratta, per giunta, di un’opportunità per il Comune per rendere ai cittadini dei servizi migliori. Inoltre, i progetti non devono avere ad oggetto necessariamente dei nuovi servizi, ma possono andare anche ad implementare quelli già esistenti come la cura del verde pubblico o l’assistenza sociale qualora tra i beneficiari vi siano persone competenti in questi ambiti, senza poi dimenticare l’eventuale vigilanza del territorio. Visto che i beneficiari del RDC dovrebbero svolgere almeno 8 ore a settimana per il Comune, fino a un massimo di 16, questo sarebbe un ottimo modo anche per migliorare l’inclusione sociale di queste persone nella comunità preganziolese».

Alla base della mozione del gruppo di centrodestra ci sono dunque sia ragioni pratiche che ideologiche: «Concettualmente la vedo come Giorgia Meloni – conclude Freda – Le enormi risorse impiegate per il RDC sarebbe meglio impiegarle per creare occupazione, ma giacché questo ammortizzatore sociale esiste, e tenuto conto delle sacche di povertà e disagio esistenti, allora è opportuno fare il possibile per renderlo uno strumento più equo e controllato. Così, infatti, si limita anche il triste fenomeno di chi riceve il reddito e poi lavora comunque in nero». Della stessa opinione anche la consigliera Simonetta Trabucco: «La realizzazione dei Progetti per la Collettività soddisfa tutte le parti: chi beneficia del RDC ottiene delle occasioni di socialità per impiegare il tempo in maniera produttiva, mentre il Comune ha la possibilità di implementare alcuni servizi o di crearne di nuovi, oltre a vedere così con meno antipatia il sussidio stesso. Speriamo quindi che sindaco e maggioranza vogliano accogliere questa nostra iniziativa che possiamo definire “trasversale”».

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