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Primo Maggio, il Governatore Zaia: "Non può che essere la festa del lavoro in sicurezza"

Il Presidente del Veneto accoglie l’appello dei segretari veneti delle confederazioni Cgil, Cisl e Uil affinché si pensi ad un impegno contro gli infortuni sul lavoro

VITTORIO VENETO “La festa del lavoro non può che essere la festa del lavoro in sicurezza”. Il Presidente del Veneto accoglie l’appello dei segretari veneti delle confederazioni Cgil, Cisl e Uil affinché il 1. Maggio sia caratterizzato da un impegno contro gli infortuni sul lavoro. “È un fronte, quello sulla sicurezza e l’incolumità sui posti di lavoro, che non ammette allentamenti nè deroghe e che richiede una costante e attenta vigilanza - afferma il Governatore - accolgo con favore la richiesta di sollecitare le strutture regionali ad accentuare la capillarità e la scrupolosità dei controlli, controlli che tuttavia posso assicurare mai hanno visto un calo nè in termini di numerosità nè di pervasività”.

“Mi riferisco anche e soprattutto a quell’universo del lavoro nero, sommerso e irregolare che sfugge a ogni controllo - riprende il Presidente del Veneto - che non soltanto rappresenta una forma di scorretta e ingiusta concorrenza alle nostre imprese sane che con tanta difficoltà restano competitive sul mercato, ma diventa anche una messa a repentaglio della salute di tanti lavoratori”. “Credo che mai come in questo campo - conclude il Presidente - sia tuttavia necessario l’impegno corale di tutti: politica, amministrazioni, imprese, sindacati. Solo così, alle soglie di una ripresa che noi tutti speriamo si traduca in tanto e buon lavoro per i disoccupati veneti, potremo garantire a tutti un futuro in sicurezza”.

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