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Politica

«Corsa al Prosecco insostenibile per il territorio. La Regione guardi anche ad altre produzioni agricole»

È quanto torna a chiedere Andrea Zanoni, consigliere regionale trevigiano del Partito Democratico

«Prosecco vino italiano più venduto nel mondo, export alle stelle e centinaia di milioni di fatturato. Sono stati battuti tutti i record possibili, adesso la Regione e il suo presidente devono stoppare una corsa insostenibile, pericolosa per il nostro territorio». È quanto torna a chiedere Andrea Zanoni, consigliere regionale trevigiano del Partito Democratico, partendo da un ‘doppio caso’: lo sbancamento di un’ampia porzione della collina ‘della Castella’ per far spazio a nuovi vigneti e la richiesta del Consorzio Doc di ottenere ulteriori ettari da destinare alla glera. «Altri 3600 l’anno per i prossimi tre, 10.800 in totale, sono un’enormità».

«È incredibile il sostanziale disinteresse della Giunta Zaia per le conseguenze di questa immensa monocoltura. Vengono distrutti boschi e sbancate colline con fondi pubblici, un massacro del territorio a cui va messo un freno. Invece in dieci anni il vitivinicolo ha avuto sovvenzioni per 480 milioni, lasciando briciole al resto. Come se l’agricoltura veneta non avesse altre produzioni eccellenti che meriterebbero maggior sostegno, specialmente se biologiche».

«Al di là delle tante parole - insiste Zanoni - continua a essere una coltura altamente impattante per l’ampio uso di pesticidi: 4500 tonnellate annue solo in provincia di Treviso, che hanno ridotto la biodiversità: stanno scomparendo tutti gli uccelli insettivori e molti insetti utili. Nessuno vuole vedere l’altra faccia della medaglia del Prosecco. Il Veneto è maglia nera in Italia per quanto riguarda l’obiettivo tutela dell’ambiente e della biodiversità, uno dei 17 previsti dall’Agenda Onu 2030: chi governa questa Regione da decenni dovrebbe iniziare a preoccuparsene».

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