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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Patrimoniale e frasi contro Israele, bufera su Rachele Scarpa

La candidata trevigiana del Partito Democratico scelta da Enrico Letta è stata duramente attaccata per un post pubblicato oltre un anno fa. La replica: «Lotta a razzismo e antisemitismo le mie priorità»

Un post pubblicato su Facebook l'11 maggio del 2021 con frasi contro Israele ha sollevato un vero e proprio polverone mediatico intorno a Rachele Scarpa, giovane candidata trevigiana del Partito Democratico.

Un caso non molto distante da quello di Raffaele La Regina, altro giovane del Pd voluto in lista dal segretario Enrico Letta, che con un tweet aveva messo in dubbio addirittura l'esistenza effettiva dello stato ebraico. La Regina, per mettere fine alle polemiche, ha dovuto rinunciare alla candidatura, Scarpa invece ha resistito alle pressioni nonostante nel Pd anche la fronda interna abbia espresso più di qualche malumore.

I commenti

La Lega non ha perso occasione per puntare il dito contro la candidata trevigiana. Matteo Salvini, segretario del Carroccio, commenta: «Un'altra aspirante parlamentare del Pd, sponsorizzata da Letta, ha scritto gravi post contro Israele. Troppi esponenti del Pd parlano come estremisti islamici».

«Patrimoniale e antisemitismo: ecco la ricetta della giovane pupilla di Letta, Rachele Scarpa. Il Pd toglie la maschera e mostra ogni giorno che passa il suo vero volto: più tasse, meno democrazia. Con questa sinistra, l’Italia rischia grosso» attacca il deputato e vicecapogruppo della Lega Lorenzo Fontana.

Screenshot Tw - @ScarpaRachele-2

«La pupilla di Letta, Rachele Scarpa, non ne indovina una. Famiglie e imprese hanno bisogno di meno tasse e più libertà. Chi è cresciuto a pane e patrimoniali e strizza l’occhio ai nemici di Israele non merita di rappresentare un popolo pacifico e laborioso come quello Veneto» il commento senatore leghista, Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia a Palazzo Madama.

La replica

La risposta di Scarpa non si è fatta attendere ed è arrivata via Facebook poche ore dopo: «Il Partito Democratico, di cui faccio parte, sostiene da sempre il processo di pace in Medioriente e io mi riconosco nella posizione espressa dall'Unione Europea e anche dal Presidente Biden a favore di una soluzione a due Stati per il conflitto tra Israele e Palestina, quindi senza negare mai il diritto di Israele a esistere in sicurezza e allo stesso tempo quello dei Palestinesi a vivere al di fuori di uno stato di occupazione e con libere elezioni senza ricatti di Hamas. Ben altro discorso è la legittima critica alla politica del governo israeliano, quando in passato in nome del diritto di difesa è arrivato a colpire la popolazione civile, ricevendo critiche da tutto il mondo anche da parte di esponenti del mondo ebraico o da parte di politici preparati su questi temi come la ex presidente della Camera Laura Boldrini, che anche in questi giorni insieme ad altri esponenti del Pd ha criticato la chiusura di Ong da parte delle autorità israeliane». Parole che Scarpa ha accompagnato con una foto che la ritrae in vista al museo di Auschwitz.

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