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Reddito di cittadinanza, in Regione Fratelli d'Italia ne propone l'abrogazione

Tommaso Razzolini, consigliere regionale: «Lavoro unico antidoto alla povertà. Assurdo rifinanziare questo destinato»

 Il consigliere regionale Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni, ha presentato oggi in Consiglio regionale, insieme ai colleghi Speranzon, Polato, Soranzo e Formaggio, la Proposta di legge statale n.11 per l'abrogazione del reddito di cittadinanza, alla presenza del senatore Luca De Carlo, coordinatore per il Veneto di Fratelli d'Italia.

"Faccio mie le parole del capogruppo Speranzon, primo firmatario del Pdl statale presentato oggi - dichiara il consigliere Razzolini - ribadendo che è il lavoro l’unico antidoto alla povertà, altro che rifinanziamento e incremento delle risorse: il Reddito di Cittadinanza è una misura che per la nostra economia ha favorito disoccupazione e lavoro nero. Per questo va abolito le enorme risorse indirizzate alle imprese al fine di assumere con maggiore facilità assicurando stipendi più alti ai lavoratori”.

"I limiti del Reddito di Cittadinanza sono sotto gli occhi di tutti - prosegue il consigliere veneto di FdI - mentre continuano i controlli su coloro che lo hanno percepito indebitamente, alcuni dei quali veri e propri criminali, mentre i posti di lavoro creati sono decisamente meno di quelli previsti. In molti, poi, hanno rinunciato ai lavori stagionali proprio perché già in possesso del Reddito di Cittadinanza, causando pesanti danni al sistema economico e turistico”.

"Rifinanziare questo destinato è assurdo - conclude Razzolini - fatte salve le risorse per la pensione di cittadinanza che invece va mantenuta. Le risorse quindi restino sì in capo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ma vengano utilizzate per alleggerire il cuneo fiscale così che si possano creare nuovi posti di lavoro”.

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