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Il Referendum sull'autonomia mette tutti d'accordo: le dichiarazioni dei politici

A meno di ventiquattr'ore dalla chiusura delle urne del referendum consultivo, il mondo della politica si è affollato a rilasciare un fiume di dichiarazioni sul trionfo del Sì

TREVISO Dopo una lunga domenica elettorale, l'inizio della prima settimana post-referendum sta trascorrendo all'insegna della raffica di dichiarazioni rilasciate dai politici italiani sulla larga vittoria del Sì per l'autonomia del Veneto.

Il referendum è stato definito "un utile e importante esercizio di democrazia" dal presidente di Unindustria Treviso, Maria Cristina Piovesana. Per il consigliere regionale Sergio Berlato di Fratelli d'Italia, "la consultazione referendaria ha dimostrato come il voto dei veneti non rappresenti una scelta egoista ma la richiesta di maggiori responsabilità per gestire meglio a livello locale ciò che finora poteva essere gestito solo a livello nazionale, con l'auspicio che a Roma abbiano recepito l'importanza del messaggio partito dal Veneto". "I veri veneti oggi sorridono ma festeggeranno solo a risultato raggiunto" commenta invece con una vena di causticità la consigliera regionale Cristina Guarda a cui fanno eco gli esponenti di Sanca-Sinistra Veneta, unica realtà progressista inequivocabilmente a favore del referendum e dell'autogoverno: "Il successo del referendum è stato possibile grazie a tanti elettori progressisti che, sebbene lontani dall'attuale governo regionale, hanno scelto di votare per l'autonomia ribellandosi ai diktat dei partiti di Centro Sinistra Italiana. Tuttavia il nostro lavoro comincia oggi. Nei prossimi mesi ci aspetta una missione fondamentale: rappresentare la voce di questi cittadini" hanno dichiarato.

Per l'onorevole Mara Bizzotto in forze alla Lega Nord, la vittoria del Sì al Referendum rappresenta "una svolta storica per l’Italia e una grande lezione di democrazia per tutta l’Europa". Sogni e minacce indipendentiste invece da parte di Plebiscito.eu che ha dichiarato nelle scorse ore: "Per quanto ci riguarda, facendo nostro il mandato ricevuto fin dal 2014, annunciamo fin d’ora che se lo Stato italiano non restituirà il maltolto ai veneti, daremo inizio fin da subito alla costruzione della struttura digitale del futuro Stato veneto indipendente, con il censimento che inizierà entro la fine del 2017, in linea con quanto previsto dal diritto internazionale in tema di autodeterminazione dei popoli". A chiudere l'insieme di dichiarazioni sono gli esponenti del movimento Fare con Tosi, soddisfatti per la vittoria del Sì ma polemici sui dati relativi all'affluenza: "Con il referendum costituzionale del dicembre scorso si era arrivati in Veneto ad un’affluenza di quasi il 77%: un dato su cui riflettere. La speranza è che ora in Veneto si rientri in una comunicazione corretta per ottenere gli elementi prefissati prima della votazione".

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