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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Roncade

Regionali 2020, Rubinato: «Lega senza anima. Noi movimento dell'identità territoriale»

«Il Veneto nei prossimi cinque anni ha bisogno di una guida che metta in campo un piano strategico per portarlo fuori dalle secche in cui l’emergenza sanitaria lo ha relegato»

«La Lega, per diventare un grande contenitore di voti nazionale, ha svenduto la sua anima di partito con una forte identità territoriale. Noi siamo pronti a raccogliere il voto dei tanti leghisti rimasti orfani offrendoci come un’alternativa credibile che fa dell’autonomia al Veneto la sua bandiera. Non vogliamo infatti che anche questa riforma finisca come il bluff del federalismo fiscale». E’ questo il messaggio che Simonetta Rubinato, concludendo sabato a Treviso il suo tour di presentazione della lista nei capoluoghi del Veneto, ha lanciato ad una settimana dal voto per il rinnovo del Consiglio Regionale.

Entrando nell’ultima settimana di campagna elettorale, l’ex parlamentare di Roncade, presentando i candidati della lista trevigiana di Veneto per le Autonomie (Mirco Feston, già sindaco di Zero Branco comune di cui oggi è vicensindaco, Silvia Breda, giovane mamma di Villorba, consulente ambientale e collaboratrice della Fondazione Università Ca’ Foscari, Mario Libralato, assessore a Fonte e storico attività del Movimento federalista europeo, Francesco Cavasin, medico di Roncade e presidente dell’Isde di Treviso e Anna Iseppon, già consigliere comunale a Miane) ha lanciato una sfida anche a Luca Zaia. «Il Veneto nei prossimi cinque anni ha bisogno di una guida che metta in campo un piano strategico per portarlo fuori dalle secche in cui l’emergenza sanitaria lo ha relegato. Nessuno discute sul fatto che sia lui il favorito di questa anomala campagna elettorale dove si presenta per la terza volta come candidato presidente. A lui però chiedo: dica agli elettori se si impegna a restare fino alla fine del mandato, mettendo prima i veneti alle aspirazioni personali che potrebbero tra due anni, alle politiche, vederlo trasferirsi a Roma» la provocazione della Rubinato. 

Per Mirco Feston l’iniziativa politica di Simonetta Rubinato arriva nel momento opportuno per raccogliere quell’ampio disagio di molti elettori che non condividono la svolta nazionalista della Lega di Salvini. Da parte di tutti i candidati è stato espressa la convinzione che “l’autonomia, che tutti promettono a parole, potrà essere contrattata con Roma soltanto da un movimento territoriale che, a differenza dei partiti, non fa politica ‘contro’ ma ‘per’ qualcosa di utile ai veneti. 

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