Registro unioni civili a Treviso, consiglio comunale diviso
In alcuni Comuni veneti, come ad Abano Terme (PD) è già stato istituito e presto arriverà anche a Treviso. Ma più tardi del previsto
TREVISO - Mentre Abano Terme (PD) ha già ufficializzato le prime unioni civili omosessuali, a Treviso la questione è ancora calda.
Giovanni Manildo aveva inserito il registro delle coppie di fatto tra i primi punti del suo programma, ma il primo anno di amministrazione rischia di passare senza la sua istituzione.
Il consiglio comunale è infatti diviso, anche all'interno della stessa maggioranza, tra laici e cattolici e in molti storgono il naso di fronte all'improvvisa accelerazione data al processo di istituzione del registro, forse troppa vista la delicatezza della questione.
Tra gli aspetti del regolamento per le unioni civili, che da quanto trapelato non sarà discusso nel prossimo consiglio comunale, emergono l'assistenza, sia morale che materiale, diritti in materia di testamenti e possibilità di entrare in graduatoria per l'assegnazione di case popolari, ma anche regole in materia di welfare, scuola, trasporti e sport.
L'unione civile potrà essere sancita tra due persone maggiorenni, anche dello stesso sesso, legate da vincoli affettivi, che convivino.
Sull'istituzione del registro, ma anche sul relativo regolamento, esprimono perplessità alcuni consiglieri. Indizio che per l'ufficializzazione delle coppie di fatto a Treviso bisognerà attendere ancora un po'.