«Report dimostra che la zona gialla di novembre era una scelta suicida di Zaia»
La nota firmata Anna Lisa Nalin Membro della segreteria Nazionale +europa, Corrado Cortese portavoce +europa Veneto
«Un vecchio adagio dice che si possono ingannare tanti per poco tempo, pochi per tanto tempo ma nessuno per sempre: alla fine la realtà presenta sempre il conto. L’inchiesta di Report mette a nudo tutte le mancanze della gestione della seconda ondata della pandemia. La verità è una sola: Zaia ha voluto tenere a tutti i costi il Veneto in zona gialla per tutelare il suo elettorato di riferimento fatto di ristoratori e bar. Ma questo ha avuto come conseguenza un numero di decessi molto più elevato del resto del paese. Tutto questo è successo mentre le pochissime voci critiche, tra cui la nostra, venivano tenute in un angolo e liquidate con una scrollata di spalle. Ora è necessario che Zaia risponda di quello che è successo e lo deve fare da punto di vista politico. Siamo garantisti e dal punto di vista giuridico aspettiamo con fiducia l’esito dell’indagine della magistratura,. Ma dal punto di vista politico il fallimento di Zaia è certo e le sue responsabilità del presidente sotto gli occhi di tutti».
Anna Lisa Nalin Membro della segreteria Nazionale +europa
Corrado Cortese portavoce +europa Veneto