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Caso Report: «Gli intervistati erano tutti rappresentanti locali dei Dem»

Così Alberto Villanova, capogruppo di Zaia presidente in Consiglio regionale del Veneto, risponde alle dichiarazioni del Partito Democratico Veneto

«Gli esponenti del PD sono come i quattro amici al bar: se la cantano e se la godono tra di loro. Prima partecipano infatti a lunghe interviste per un servizio televisivo, poi oggi fanno un comunicato per dire che non sono sorpresi dai contenuti della trasmissione. Non ricordano che, al netto delle persone anonime, sono loro stessi che hanno preso parte i servizi tv?». Così Alberto Villanova, capogruppo di Zaia presidente in Consiglio regionale del Veneto, risponde alle dichiarazioni del Partito Democratico Veneto sul caso Report.

«All’appello mancava solo il Segretario del PD! Non quello regionale, che era presente seppur nel ruolo di sindaco di Noventa Padovana, ma quello nazionale. Con il grande visir dei DEM presente, poi, non sarebbe mancato più nessuno nel servizio auto-referenziale. Almeno per quanto riguarda degli intervistati di cui conosciamo l’identità. Degli altri non possiamo dire nulla: non hanno un volto, non un nome, non una specifica. Niente di male, per carità, se non fosse che pontificano sulla sanità con la stessa sicurezza con cui si discute della schedina del Totocalcio. Questo non è giornalismo d’inchiesta, ma libere interviste alla minoranza della Regione del Veneto».

«Non capisco poi perché il PD critichi il presidente Zaia per l’autorevolezza che riconosce nei suoi tecnici – continua Villanova -. Dovrebbe apprezzare, considerando che anche gli esponenti Dem hanno un loro professore di riferimento del quale sono così amici da invitarlo a cena. Piuttosto perché i colleghi consiglieri, così pieni di domande, non ne pongono anche ai loro rappresentanti al Governo sullo scandalo OMS e sui funzionari che sabotavano ad arte i dossier per minimizzare il Veneto? O sul perché il loro ministro della Salute ha riconosciuto l’ineccepibilità dell’ospedale di Montebelluna, quando i suoi stessi rappresentanti territoriali ne denunciavano le condizioni? Consiglio ai consiglieri di minoranza di mostrare più coerenza, per il futuro. Ne va della loro credibilità»

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