rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Rincari pedaggi autostradali, Valdegamberi: "Zaia avvii un'ispezione"

I ritocchi sulla rete veneta sono i più alti. Il capogruppo in Consiglio regionale di Futuro Popolare accusa i concessionari di sprechi e invoca maggiori controlli da parte del governatore della Regione

Le autostrade venete sono in testa alla classifica dei rincari in vigore dal 1 gennaio 2014, ma i concessionari continuano a sperperare i ricavi dei pedaggi per alimentare altri investimenti, attraverso "una miriade di scatole cinesi", dai campi da golf, all'immobiliare, alla telefonia.

E' quanto denuncia Stefano Valdegamberi, capogruppo in Consiglio regionale di Futuro Popolare, che contesta l'autorizzazione governativa data all'aumento dei pedaggi, in particolare ad Autovie Venete (più 7.17%) e all'A4 Brescia-Padova (più 6,26%). Valdegamberi ritiene gli aumenti ingiustificati e sollecita il presidente Zaia ad avviare un'ispezione sulla gestione del sistema autostradale veneto per accertare eventuali responsabilità degli amministratori "padani".

"Lo scorso agosto - ricorda Valdegamberi - invitai il governo Letta a ritirare le concessioni autostradali in capo alla società A4 Holding, che controlla il 100% della società autostradale Brescia-Verona-Vicenza-Padova e della A31 Valdastico. La società A4 avrebbe bruciato 268 milioni di euro in cinque anni, generando un 'buco' che alla fine verrà pagato dai cittadini con le tariffe autostradali. Dai dati contenuti nei bilanci ufficiali di Serenissima prima, e A4 Holding poi, emerge che nel 2008 il gruppo Serenissima - prosegue Valdegamberi - ha svalutato le partecipazione di 70 milioni di euro, nel 2009 di 19 milioni, nel 2010 di 75 milioni e nel 2011 di 61 milioni". (ANSA)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rincari pedaggi autostradali, Valdegamberi: "Zaia avvii un'ispezione"

TrevisoToday è in caricamento