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"H Campus, allo screening Via solo un progetto parziale: tentativo di eludere le norme ambientali?"

A lanciare questo atto d'accusa è Arianna Spessotto, capogruppo del M5S alla Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati

RONCADE “Ritengo che la scelta fatta da H-Farm e da Cattolica di presentare allo screening della Via solo una parte del progetto per la realizzazione dell’H-Campus, e non la sua totalità, così come previsto fin dall’inizio nell’accordo di programma, risponda alla precisa volontà dei proponenti, dettata unicamente da ragioni economiche, di accelerare  ad ogni costo i tempi di approvazione dell’operazione immobiliare, tentando in tutti i modi di far passare in fretta e furia un progetto altamente impattante per il nostro territorio e per i suoi cittadini". A lanciare questo atto d'accusa è Arianna Spessotto, Capogruppo M5S Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati.

"Mettendo a confronto le cartine -spiega Spessotto- si vede chiaramente che la maggior parte delle opere infrastrutturali ricomprese nel progetto complessivo e che interferiscono con il parco del Sile, un’area protetta dalla UE per la riconosciuta importanza della sua biodiversità, sono letteralmente sparite dal progetto spezzatino presentato alla commissione VIA, il che fa pensare che ci sia la precisa volontà da parte dei proponenti di non sottoporle alla valutazione di impatto ambientale, obbligatoria per questo genere di siti! Qualcuno mi spiega perchè alcune opere, come importanti interventi alla viabilità e nuovi parcheggi, ritenuti nel accordo di programma essenziali alla funzionalità del progetto h-campus, non sono più presenti nel progetto inviato allo screening VIA? La decisione di presentare allo screening di Via un progetto solo parziale e diverso da quello che é stato sottoscritto da Regione, Città Metropolitana e dagli altri attori istituzionali con l’accordo di programma sembra contrario, come già denunciato più di un mese fa,  alle norme nazionali ed europee che vietano il project splitting e a qualsiasi regola di buon senso. Oltretutto, per quanto riguarda la Via Annia, il proponente sembra non tenere minimamente in considerazione l’importanza archeologica del sito e la relativa interferenza del progetto con l’area storico artistica sottoposta a tutela. Mi auguro quindi che, in sede di confronto tecnico, tutti gli attori istituzionali presenti al tavolo, valutino attentamente gli aspetti critici insiti in un progetto che è diverso da quello che è stato sottoposto alla Regione Veneto e ai Comuni interessati in fase di accordo di programma  e che interferisce pesantemente con aree del nostro territorio sottoposte a tutela per la loro valenza paesaggistica.”

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