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Indipendenza Veneta, sciopero finito: convocata commissione

Luca Zaia ha convocato la ommissione tecnica per verificare il progetto di legge referendario sull'indipendenza del Veneto. Raggiunto l'obiettivo, i militanti di Indipendenza Veneta fermano lo sciopero della fame

Si conclude con un bel brindisi lo sciopero della fame iniziato giovedì scorso da Anna Durigon e Maurizio Giorno, militanti trevigiani del movimento Indipendenza Veneta.

Il goveratore Luca Zaia e l'assessore regionale Clodovaldo Ruffato hanno convocato per martedì una commissione tecnica, composta da sei giuristi, per verificare il progetto di legge referendario sull'indipendenza della Regione.

Durigon e Giorno avevano deciso di digiunare fino a quando il percorso indipendentista non fosse uscito dalla fase di stallo in cui si trovava da novembre scorso.

“Non so se il nostro gesto abbia accelerato l’iter istituzionale o no - ha commentato Anna Durigon - Perlomeno la nostra azione ha voluto manifestare che la situazione veneta richiede estrema urgenza, perché c’è chi sta arrivando veramente alla fame”.

“Ringrazio chi ha voluto fare un digiuno di solidarietà, le centinaia di persone che sono venute a trovarci, e le migliaia di cittadini che ci hanno scritto e telefonato per darci supporto e coraggio - ha aggiunto Giomo, ingegnere trevigiano - Ora la commissione giuridica deve agire senza perdere tempo”.

La commissione, fa sapere la Regione, si insedierà martedì a Palazzo Balbi, a Venezia e avrà il compito di fornire al Consiglio Regionale un supporto tecnico-giuridico sulla possibilità  di indire la consultazione referendaria e accertare la volontà dei veneti in ordine alla propria autodeterminazione.

La commissione sarà composta da Mario Bertolissi, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Padova; Luigi Benvenuti, ordinario di diritto amministrativo presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia; Luca Azzano Cantarutti, avvocato del foro di Rovigo; Andrea Favaro, docente incaricato presso la facoltà di diritto canonico “San Pio X” dello Studium Generale Marcianum di Venezia; Maria Patrizia Petralia, dirigente della direzione regionale affari legislativi; Alessandro Rota, dirigente responsabile della segreteria della Prima Commissione del Consiglio regionale.

“Con l’insediamento della commissione – ha sottolineato il presidente Zaia – la Giunta Regionale, in stretto raccordo con il Consiglio, conferma la volontà di comprendere se e come sia possibile indire un referendum sull’autodeterminazione. Si tratta di un passaggio fondamentale, perché vogliamo muoverci nell’alveo della legalità. Il lavoro di questi ottimi giuristi indicherà quali strade sono giuridicamente percorribili e costituirà la base di future iniziative. Molte regioni europee, in primis la Catalogna, hanno battuto e stanno battendo la strada dell’autodeterminazione dei propri popoli.
Rivolgo un augurio di buon lavoro a tutti i componenti della commissione”.

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