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Sociale, Sernagiotto: "Conciliare economia e bisogni persone"

Sono iniziati lunedì 19 marzo 2012 i lavori del convegno di confronto tra politiche sociali europee, a Treviso. L'intervento di Remo Sernagiotto

Si è aperto ieri a Treviso il convegno internazionale di tre giorni sulle politiche sociali europee. All'inaugurazione dei lavori è intervenuto anche Remo Sernagiotto, assessore regionale alle Politiche sociali e presidente della rete europea Elisan, che riunisce i responsabili delle politiche sociali di oltre 1.200 enti, tra città e regioni d'Europa.

ESPORTARE MODELLO EUROPEO - "Non vogliamo perdere il modello europeo di welfare che, anzi, va rinsaldato ed esportato - ha dichiarato Sernagiotto - Non è una buona società quella che pensa all'economia ma non alle persone più fragili. È una buona società quella che sa che per non perdere il modello di welfare europeo si devono conciliare economia e bisogni delle persone più fragili".

INTEGRAZIONE - "Da quando un anno e mezzo fa sono stato eletto Presidente della rete europea per le politiche sociali Elisan - ha continuato Sernagiotto - è stato fatto un lavoro importante e comune da parte di tutti i soggetti tanto che il network è stato riconosciuto e finanziato dall'Unione Europea".

L'integrazione sociosanitaria, secondo l'assessore veneto, è la caratteristica vincente del sistema di assistenza della nostra regione perché è proprio sulla parte dell'integrazione che poggiano le risposte in termini di "buona vita" da dare ai temi della non autosufficienza e della disabilità.

FARE RETE - "Dobbiamo costruire politiche - ha detto Sernagiotto - che tengano conto delle risorse. E una di queste politiche è il fare rete in Europa per superare le difficoltà comuni e fare buon uso delle soluzioni e delle esperienze positive fatte da noi come Veneto, ma anche imparare dai nostri vicini. Dopo il tempo dell'individualismo, l'Europa deve accoglierne uno nuovo, il tempo delle relazioni, della chiarezza dei rapporti, della condivisione di progetti".

NON AUTOSUFFICIENZA - Sernagiotto si è soffermato sul tema della non autosufficienza, sottolineando che l'attenzione sarà rivolta al grande spazio d'intervento esistente tra autosufficienza e non autosufficienza e cioè per le forme parziali di non autosufficienza sulle quali i servizi e le politiche possono intervenire con forme di sostegno, aumento dei servizi domiciliari, riabilitazioni più economiche che libererebbero risorse per le politiche del lavoro a favore dei giovani e dei disabili.

"L'Europa - ha concluso Sernagiotto - non vuol perdere nulla di ciò che ha costruito per le politiche sociali dal dopoguerra ad oggi; dobbiamo ora correggerlo, migliorarlo, politiche più incisive per una 'buona vita' delle persone fragili ma anche più incisive nello spendere meno".
 

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