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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Nemmeno 10mila euro spesi, campagna elettorale low cost per il M5S

Il Movimento 5 Stelle di Treviso presenta il rendiconto delle elezioni comunali 2013 ai cittadini. Alessandro Gnocchi precisa: "Nemmeno un euro proviene dai rimborsi elettorali"

Non arriva nemmeno a 10mila euro il conto del Movimento 5 Stelle per la campagna elettorale a Treviso. E nemmeno un euro proviene dai rimborsi elettorali.

Il rendiconto del movimento trevigiani è presentato dal candidato sindaco, ora consigliere comunale, Alessandro Gnocchi, che spiega la provenienza dei fondi: “Il Movimento 5 Stelle fa dell’onestà nei comportamenti individuali e della trasparenza delle azioni fatte e dei soldi spesi, due capisaldi della propria azione politica. Così vogliamo comunicare a tutti i cittadini che hanno contribuito a sostenere la nostra campagna da dove arrivano i soldi e come sono stati spesi”.

“In particolare il rendiconto ufficiale delle entrate e delle uscite sostenute ci dice che sono stati raccolti circa 9.500 euro di contributi individuali. Il denaro è frutto dell’autofinanziamento di attivisti e sostenitori - ribadisce Gnocchi - e dei contributi volontari anonimi dei cittadini durante la campagna elettorale, raccolti durante incontri in piazza, banchetti e manifestazioni varie”.

Le spese sostenute dal movimento - spiega il consigliere a cinque stelle - riguardano principalmente l’organizzazione dell’assemblea pubblica di Beppe Grillo a Treviso, che è costata più del previsto a causa del maltempo che imperversava quel giorno, e la stampa di volantini, manifesti ed altro materiale informativo, distribuito e affisso in prima persona dagli stessi candidati e attivisti del movimento.

Il Movimento 5 Stelle rifiuta i finanziamenti pubblici ai partiti – conclude Gnocchi, rammentando che gli oltre 42 milioni di euro restituiti a livello nazionale - e dimostra che si può realizzare una campagna elettorale dignitosa a livello locale con alcune migliaia di euro. Questo è anche reso possibile dalla grande generosità con cui attivisti e sostenitori mettono a disposizione del Movimento il loro tempo e le loro competenze, riducendo quindi al minimo la necessità di appoggiarsi a costose consulenze o service esterni come fanno tutti i partiti tradizionali”.

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