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Stalking di banche e finanziarie: subito uno sportello per assistenza legale e psicologica

Il Consigliere comunale Davide Acampora, in collaborazione con Tiziana D’Andrea referente nazionale del Comitato Terra Nostra, ha presentato una mozione che sarà discussa già nel prossimo Consiglio comunale

TREVISO La campagna nazionale contro lo stalking bancario tocca anche la Marca. Il Consigliere comunale Davide Acampora, in collaborazione con Tiziana D’Andrea referente nazionale del Comitato Terra Nostra, ha presentato una mozione che sarà discussa già nel prossimo Consiglio comunale di dicembre, con l’auspicio che altri comuni ne seguano l’esempio.

L’iniziativa prende spunto dalla proposta di legge che circa due settimane fa è stata depositata alla Camera dei Deputati dal Gruppo consiliare Fratelli d’Italia-Allenza Nazionale e che vede come prima firmataria Giorgia Meloni. In particolare il testo prevede la “modifica all’articolo 612-bis del codice penale concernente il reato di atti persecutori commesso nell’esercizio di attività di recupero crediti” e in particolare l’introduzione di un’aggravante rispetto alla pena prevista per atti persecutori, quando i comportamenti di banche, società finanziarie, agenzie di recupero credito o altri soggetti autorizzati a farlo, “esulano e travalicano quanto previsto dalla legge e le norme del codice di procedura civile”. Tra gli atti persecutori si citano, ad esempio, le telefonate alle ore più disparate, le pressioni e ogni tipo di intimazione nei confronti dei debitori.

"Con questa proposta, intendiamo dare un seguito locale alla campagna anche qui nel nostro territorio e vogliamo farlo attraverso questa iniziativa da sottoporre al Consiglio comunale. I dati sono allarmanti: dal 2012 al 2015 sono 812 i suicidi per motivi economici nel Nord Est e ben 81 solo nel primo semestre del 2016, per questo è importante dare un segnale forte anche a Treviso. Sostenere questa proposta significa dire una volta per tutte BASTA ai suicidi causati dalla pressione degli agenti di recupero crediti. Mai più morti per debiti", ha commentato Acampora.

Secondo questa mozione, si ritiene necessario – anche a livello locale – una più puntuale previsione normativa finalizzata a punire condotte illecite esercitate in attività di recupero crediti, quando queste si concretizzino nel creare delle vere e proprie situazioni di stalking, ovvero caratterizzate da atteggiamenti che si manifestano in persecuzioni e che provochino uno stato d’ansia e paura compromettendo, in tal modo, il normale svolgimento della vita quotidiana. E’ opportuno che anche gli enti locali e quindi anche il Comune di Treviso,  si attivino per creare punti di ascolto, sportelli o front-office nei quali dare un primo sostegno psicologico e legale a chi si ritiene vittima di attività illecite e illegittime, anche con l’ausilio di associazioni di consumatori e in generale soggetti dell’associazionismo, del volontariato e del terzo settore.

Infine, il documento chiede al Consiglio comunale di ESPRIMERE l'auspicio affinchè il Parlamento legiferi al più presto calendarizzando la proposta di legge, INVITANDO anche la Regione Veneto ad attivarsi in questa direzione preparando le Aziende sanitarie locali ad accogliere centri anti stalking causato da recupero crediti.

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