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Stupro di Firenze, bufera sulla consigliera trevigiana De Zanet: "Sto con i carabinieri"

Dopo le dichiarazioni in difesa dei presunti responsabili dello stupro di Firenze, pubblicate dalla consigliera comunale sul suo profilo Facebook, molti cittadini si sono indignati

TREVISO "Non si può denunciare un rapporto consenziente e usarlo contro i carabinieri come stupro o violenza. Bisogna avere rispetto di chi veramente subisce uno stupro o una violenza da parte di maschi. Non si può giocare così sulla pelle delle persone e sopratutto: chi ci dovrebbe tutelare al momento delle nostre vere denuncie di stupro? Io continuo a stare dalla parte dei due carabinieri."

Sono dichiarazioni che stanno facendo a dir poco discutere quelle pronunciate nelle scorse ore dalla trevigiana Petra De Zanet, consigliere comunale del gruppo "Liberi", nel capoluogo della Marca. Intervenendo sui fatti del presunto stupro di Firenze da parte di due carabinieri accusati di aver abusato di due studentesse americane, la De Zanet si è subito schierata dalla parte degli uomini delle forze dell'ordine, accusati secondo lei di uno stupro inesistente dal momento che le ragazze sarebbero state consenzienti. Ipotesi ancora tutta da dimostrare e che per questo è valsa alla politica trevigiana non poche accuse e offese da parte di molti cittadini. Dal canto suo la De Zanet è tornata in queste ore alla carica, sempre con un altro post sul suo profilo Facebook: "Le denuncie per stupro vengono più volte archiviate o nemmeno considerate al giorno d'oggi perché spesso le ragazze che sostengono di averle ricevute, mentono. Sul fatto che i due carabinieri di Firenze abbiano sbagliato a far salire le due ragazze americane in auto, visto che erano in servizio, sono pienamente d'accordo e i due andranno puniti per questo. Intanto però tutti i Carabinieri si sono sporcati. Dal canto mio continuerò sempre a credere nelle forze dell'ordine".

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