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Taglio al costo dei carburanti: «Riduzione ridicola, è solo propaganda»

Il senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, analizza gli effetti della manovra del Governo: «Costi ingiustificabili che si abbattono direttamente sulle famiglie e sulle aziende italiane»

«Che il Governo spacci per sostegno a famiglie e imprese un taglio al costo dei carburanti che avrebbe potuto e dovuto essere tre volte maggiore è pura propaganda». A dirlo è il senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia Luca De Carlo analizzando numeri alla mano gli effetti della manovra dell’esecutivo.

«Tra valore del carburante sul mercato, costi vari, imposte tra cui Iva e accise e margini di guadagno dei produttori, il costo per il consumatore di un litro di gasolio o di benzina dovrebbe essere mediamente attorno a 1,90 euro - continua De Carlo - Invece, è impossibile trovare un distributore che eroghi carburante a meno di 2-2.10 euro al litro. Costi ingiustificabili che si abbattono direttamente sulle famiglie e sulle aziende, e indirettamente, con l’aumento dei costi di produzione e di trasporto, su tutte le filiere, colpendo indiscriminatamente tutti, dai produttori ai consumatori finali. In questo momento, in cui il caro-energia di luce e gas sta già mettendo in ginocchio tutta la nazione - conclude De Carlo -. Vanno messe in campo tutte le azioni possibili per aiutare il tessuto sociale ed economico nazionale. Esultare per un taglio medio sul caro carburanti di 8,5 euro, a fronte di 30 euro di spese “ingiustificate” che gli italiani stanno subendo, è pura propaganda che non serve al rilancio della nazione» conclude De Carlo.

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