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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Paese

Tirocini abusivi nel trevigiano, Zanoni (PD): «Sanzioni più severe per stroncare il fenomeno»

Il consigliere regionale: «È umiliante per professionisti già formati sentirsi proporre uno stage pagato poche centinaia di euro come un giovane alle prime armi»

“Il lavoro deve essere adeguatamente retribuito e tutelato. I finti tirocini nella Marca stanno diventando una pessima abitudine per risparmiare sulle spalle di persone in difficoltà, costrette dalla situazione contingente ad accettare qualsiasi condizione. È inquietante come sia un fenomeno ormai trasversale, diffuso in ogni settore. Servono sanzioni severe per stroncare questa pessima abitudine: ripresa economica non può far rima con sfruttamento”. Il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni interviene a proposito dell’indagine della Cgil sui tirocini extracurricolari in provincia di Treviso.

“È umiliante per professionisti già formati sentirsi proporre uno stage pagato poche centinaia di euro come un giovane alle prime armi che deve ancora imparare il mestiere, magari con la promessa di una futura assunzione. Stanno diventando degli strumenti per ridurre il costo del personale, distorcendo completamente la loro finalità e questo è inaccettabile. Lavoratori non inquadrati come tali che non possono accedere né a cassa integrazione né a contributi, subendo quindi un secondo danno”. 

“Ben venga la stretta del Governo che ha demandato alle Regioni la stesura delle nuove linee guida dei tirocini extrascolastici, che però non possono prescindere da due elementi: maggiori controlli e sanzioni pesanti, altrimenti rischia di essere solo una dichiarazione di intenti. Come gruppo ci siamo già mossi con una mozione che ha come prima firmataria la vicepresidente Camani, chiedendo che la Giunta Zaia si faccia promotrice di questa revisione in Conferenza Stato-Regioni”. 

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