"Non si era mai visto uno sciopero globale di proloco e mondo dell'associazionismo. Credo che la vicenda legata al rinvio a giudizio, con una richiesta di danni per oltre due milioni di euro, del Presidente della Pro Loco di Refrontolo, sia l'esempio palese di una Italia iniqua. Il caso è da oggi all'attenzione del Ministero dell'Interno e del Ministero del Turismo: il Governo deve intervenire presto su questa storia; io sono a fianco delle Pro Loco e del volontariato, domani sera sarò con loro alla manifestazione di Sernaglia: solo così si potrà capire il valore di oltre 6000 Pro Loco italiane e di oltre 600mila soci impegnati nel volontariato".

A sottolinearlo il senatore di AP Franco Conte in relazione al fatto che il presidente della Pro Loco di Refrontolo è rinviato a giudizio, per omicidio colposo plurimo e disastro colposo, in seguito all'esondazione, il 2 agosto 2014, di un fiume, il torrente Lierza, in seguito ad una 'bomba d'acqua' che si era abbattuta sulla zona del famoso Molinetto della Croda travolgendo una tendostruttura allestita dalla Pro Loco e dove si teneva una festa privata. All'epoca morirono 4 persone; i familiari delle vittime hanno inoltre promosso una causa civile milionaria che grava sempre sulla Pro Loco. "Atto dovuto o no qui si sta creando un precedente che di certo porterebbe alla paralisi del volontariato. Le famiglie delle vittime vanno risarcite e nel contempo - prosegue Conte - bisogna trovare una soluzione a casi particolari come questo altrimenti nessuno vorrà più presiedere nessuna associazione di volontariato. E' necessario cambiare la norma sulla responsabilità oggettiva che pone in capo ai dirigenti delle associazioni la responsabilità di eventi di cui non sono per nulla responsabili, il caso di Refrontolo è emblematico. Serve subito promuovere un intervento legislativo altrimenti continueremo a vedere associazioni di volontariato, Pro Loco, Protezione Civile, tanti altri, continuare a incrociare le braccia".