Conte risponde a Zorzi: "Attacco rancoroso a squadra e idee, è solo disperazione"
Il candidato sindaco per il centrodestra respinge le accuse del segretario provinciale del PD: "Arroganza indecente e irrispettosa"
TREVISO “Nemmeno la disperazione può essere un’attenuante per mancare di rispetto a 224 trevigiani candidati nelle nostre 7 liste, per l’80% senza alcun incarico politico pregresso, che in questi mesi si stanno impegnando h24 con un programma puntuale per la città, dedicando all’impegno civico del tempo tolto alla propria famiglia e alla propria attività. L’attacco disarticolato e rancoroso di Zorzi alla squadra che appoggia la mia candidatura è indecente, e rispecchia gli insulti che purtroppo leggiamo ogni giorno sui social, dove mestieranti affini al centrosinistra mancano di rispetto (in maniera irriferibile) a mamme e nonne che commentano quanto io scrivo”. Così Mario Conte risponde al segretario del Pd Giovanni Zorzi. “Già l’idea di dar colpa al centrodestra per lo stato in cui versa Treviso è grottesca, dopo 5 anni di amministrazione comunale e 7 di Governo nazionale. Zorzi attacchi pure me, se non ha altro da fare, ma non manchi di rispetto a 224 candidati che hanno lavorato per un programma che lui forse non ha visto, ma su cui da mesi c’è convergenza comune in vista del giudizio dei trevigiani. L’arroganza per cui lorsignori del Pd sono qualcuno mentre gli altri ingannano, è indecente e irrispettosa non tanto verso di me, bensì verso la mia squadra fatta di persone oneste, volonterose e con grandi idee”.
“Capisco –conclude Conte - che nel Pd si vergognino ad esibire oggi i leader che nel 2013 avevano tirato la volata a Manildo e nel 2015 alla Moretti (Renzi, la Boschi, la Madia, la Serracchiani, etc), e con l’aura civica oggi vogliano riacquistare la verginità perduta. A loro dico solo una cosa: io invece di avere accanto Luca Zaia vado fiero. Lui è garanzia di buona amministrazione, è il presidente più amato d’Italia, e per i trevigiani rappresenta una ‘filiera corta’ con la Regione per dare risposte al territorio. Nel Pd figure con questa autorevolezza non ne hanno, possono al massimo rivolgersi alla Moretti, né hanno parlamentari di riferimento eletti nella Marca come abbiamo noi, perché li han bocciati gli elettori. Questo non significa essere eterodiretti, caro Zorzi, ma avere dei portavoce a Venezia e a Roma per le istanze dei cittadini. E questo io vado orgoglioso e lo considero un valore aggiunto”.