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De Nardi attacca Conte: «Città meno attrattiva a causa delle baby gang»

Il candidato sindaco del centrosinistra parla di "incapacità dell'attuale amministrazione". Nel pomeriggio di sabato consueta "invasione" di giovani e giovanissimi in centro ma nessuna rissa: in centinaia si sono radunati nella zona di piazza Pola ma non si è arrivati allo scontro. Città presidiata dalle forze dell'ordine

Nel pomeriggio di oggi, 4 marzo, il centro di Treviso è tornato come di consueto a riempirsi con decine e decine di giovani e giovanissimi. Non si sono verficate zuffe o risse ma un rendez vous forse pianificato sui social ha visto un centinaio di ragazzini radunarsi in piazza Pola senza tuttavia scontri. Sul tema sicurezza in città e violenza giovanile è intervenuto il candidato sindaco del centrosinistra, Giorgio De Nardi, che ha lanciato un attacco deciso sul tema nei confronti dell'attuale sindaco, Mario Conte (oggi in città a monitorare personalmente la situazione, in compagnia del Prefetto Angelo Sidoti).

«Non si ferma la piaga della criminalità in centro storico» recita una nota firmata da Giorgio De Nardi «Si tratta di risse premeditate dove minorenni, si danno appuntamento in chat per incontrarsi in luoghi pubblici e dar vita a veri e propri raduni e scontri violenti. Ricordiamo tutti la rissa davanti al Pam dello scorso gennaio, già teatro quotidiano di episodi di degrado e piccola criminalità. Tutto questo contribuisce allo svuotamento del nostro centro cittadino che diventa meno appetibile per i turisti e i commercianti che ci operano, senza tralasciare la sicurezza dei residenti che viene messa a repentaglio. Ciò dimostra l'incapacità dell’attuale Amministrazione di non aver saputo affrontare durante il suo mandato di cinque anni questo problema che tutt'oggi continua, non tutelando così i cittadini e gli interessi di chi ci opera».

«Il compito del Sindaco» sottolinea ancora il candidato del centrosinistra «è quello di rendere la città più sicura e attrattiva per risollevare l’economia cittadina e fare in modo che diventi più sostenibile in termini di costi. Se in questo panorama generale i proprietari degli immobili dessero una mano, sarebbe meglio. Ma non possono essere incolpati scaricando su di loro il problema della mancanza di attrattività della città dovuta per la maggior parte al problema delle risse del sabato pomeriggio, figlie della noia dilagante fra i giovani e di una città che non si preoccupa di costruire occasioni e opportunità per loro o per la presenza di centri commerciali nella prima cintura. Questi sono i temi fondamentali a cui stiamo prestando molta attenzione».

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