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Lega e congressi: «Uno degli elementi da raddrizzare è l'umore della base»

Il sindaco di Treviso, Mario Conte, commenta la corsa alla segreteria provinciale e regionale e la difficile situazione dell'amministrazione comunale di Castelfranco Veneto retta da Stefano Marcon, in biilico dopo l'uscita dalla maggioranza di tre consiglieri

Dopo la disfatta elettorale, le acque in casa Lega restano agitatissime, anche alla luce della crisi politica che si è innescata a Castelfranco Veneto dove il sindaco Stefano Marcon ha visto tre consiglieri abbandonare la maggioranza, ora in bilico. Sotto accusa è finito il segretario provinciale di Treviso, Gianangelo Bof, peraltro difeso da uno degli esponenti storici della Liga, Giampaolo Gobbo, sostenitore da tempo dei congressi. Sulla traballante situazione a Castelfranco Veneto (che segue in ordine di tempo i casi di Mogliano Veneto, dove il sindaco Davide Bortolato ha abbandonato la guida del Comune, e di Nervesa, dove c'è stato addirittura il commissariamento del Comune) e sui prossimi congressi, a livello regionale e provinciale, si è espresso oggi il sindaco di Treviso, Mario Conte.

«Non conosco le dinamiche di Castelfranco ma vedo il sindaco Marcon abbastanza tranquillo: segno evidente che il rapporto con la sua maggioranza, aldilà dei passaggi da un gruppo all'altro sono abbastanza tranquilli o almeno spero» ha detto il primo cittadino «credo che l'esperienza a Marcon non manca per riuscire a gestore la sua squadra. Tra l'altro un'amministrazione che si è ben comportata fino ad adesso e che ha avuto la fiducia dai cittadini nel rinnovo del suo mandato, quindi credo siano ancora questioni personali, anche facilmente risolvibili».

«Per quanto riguarda i congressi stiamo attendendo tutti, con trepidazione questo momento di confronto che è alla base di un partito che ha la voglia di ripartire» spiega Conte «ricordo che c'è questo fermento, questa agitazione e anche qualche arrabbiatura proprio perchè siamo un partito vivo, un partito che ha voglia di rimettersi in gioco, un partito che ha voglia di tornare a mettere a fuoco dei temi importanti e soprattutto vuole individuare quelli che sono i segretari che poi porteranno avanti queste istanze e che gestiranno il partito a livello territoriale».

Bof al capolinea

«Come in tutti i ruoli c'è una fase in cui tu dai tutto e metti tutto il tuo impegno, dopodiche vieni chiamato a svolgere un altro ruolo e quindi credo che in questa fase serva un'energia nuova, fermo restando che Gianangelo Bof ha fatto un lavoro importante come commissario provinciale, è diventato sindaco, oggi parlamantare» continua il sindaco di Treviso «quindi credo che anche umanamente non credo che possa continuare a gestire il tutto. Non è un puntare il dito contro Bof ma semplicemente trovare una persona che in questo momento abbia la disponibilità di tempo e l'entusiasmo e la voglia di riprendere in mano una situazione che è certamente un pò complicata: uno degli elementi da raddrizzare è certamente quello dell'umore della base che dopo la tornata elettorale non certo entusiasmante è da rianimare, da riaccendere quella voglia di combattere per un ideale che forse in questo momento è un pò appannato».

Il prossimo segretario

«Ho la fortuna di militare in un partito che ha davvero tante persone in grado di ricoprire quel ruolo» chiude Conte «Io sono impegnato a fare il sindaco e la mia comunità mi prosciuga tutte le energie però ci sono davvero tante persone che possono oggi candidarsi alla segreteria provinciale che regionale. Attendo di capire quali saranno i candidati per poi esprimere la mia preferenza».

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