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L'arrivo dei profughi deprezza un immobile? "Lo Stato deve intervenire bilanciando i mutui"

La lettera aperta di Luca Bosio, segretario provinciale del Partito Comunita Italiano, sul tema dell'immigrazione: "E' l'applicazione dell'articolo 47 della Costituzione repubblicana"

TREVISO Mi trovo col doveroso compito dopo la rinascita del Partito Comunista Italiano avvenuta l’estate scorsa, dopo che abbiamo vinto il referendum costituzionale del 4 Dicembre che a mio avviso ci lancia un messaggio non solo di difesa ma di rilancio della carta fondamentale e di una sua applicazione. Perché cito La Costituzione perché nella nostra Carta troviamo le linee guida di come approcciarci all’immigrazione , come va regolata, ottemperando alla solidarietà verso i più deboli ed evitando l’innesco di una guerra tra poveri con il popolo italiano. Premesso la dovuta differenza che intercorre tra un immigrato clandestino ( che la legge Bossi – Fini ha introdotto nel codice penale il reato di clandestinità cosicchè la persona che si valuta di espellere non può essere espulsa perché deve rispondere del reato in Italia ) e un richiedente asilo la cui istanza deve essere valutata non possiamo non notare come il governo disattenda all’artico 47 della Costituzione: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.

Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.” In alcune zone del trevigiano il governo ubica i richiedenti asilo , questo nel mercato valutario classista e razzista degli immobili provoca un deprezzamento dell’appartamento. Le famiglie italiane vedono così  deprezzarsi l’alloggio acquistato magari con un mutuo trentennale contratto con una banca. Lo stato in questo caso deve intervenire bilanciando i mutui , per “tutelare il risparmio” delle famiglie italiane, lo può fare? Si il governo può per il pubblico interesse imporre tassi agevolati se non estinguere il mutuo per pubblica utilità. È comunismo? No è l’applicazione dell’articolo 47 della Costituzione repubblicana, se era comunismo sarebbe stata un'altra storia... la gente non avrebbe nemmeno dovuto chiedere prestiti a banche rese private ma avrebbe avuto il diritto alla casa a prescindere. Spero di poter aprire un’interlocuzione sul tema con tutte le altre forze politiche e istituzionali. Bosio Luca, PCI Treviso

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