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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Piave, Laura Puppato: “Serve un dibattito pubblico e analisi alternative possibili”

La senatrice del Pd attacca la Regione: “Dopo tutto quello che abbiamo visto e ascoltato in questi anni, le parole dell'assessore Bottacin sono ben poca cosa per risultare rassicuranti"

TREVISO “Il collegato ambiente approvato nel dicembre scorso, prevede che per ogni intervento impattante sugli alvei dei fiumi venga coinvolta l’opinione pubblica con un dibattito serio che metta sul tavolo tutte le opzioni disponibili e relativi costi,  analizzando tutti gli aspetti sia  positivi che negativi che potrebbero derivare dagli interventi e valutando con raziocinio le alternative eventualmente disponibili”. Lo dice Laura Puppato, commentando le notizie sul Piano che si dice essere stato inviato dalla Regione Veneto al Governo.

“Dopo tutto quello che abbiamo visto e ascoltato in questi anni, le parole dell'assessore Bottacin sono ben poca cosa per risultare rassicuranti. Non bastano le comunicazioni di attivazione anzi in questi casi è bene individuare fin da subito la corretta procedura partendo dall'analisi seria e puntuale spiegata nei minimi dettagli alle popolazioni e istituzioni locali. Leggiamo che invece i comuni lo hanno saputo dai giornali e i cittadini cadono letteralmente dalle nuvole. I progetti per la sicurezza sono spesso divenuti pretesti incredibili atti a regalare ghiaia ai cavatori, con conflitti di interesse tra genio civile, dipartimento ambiente e progettisti delle stesse presunte opere di 'assetto idraulico mascherate' - ha detto ancora - l’ingegner D'Alpaos è professionista competente e meritevole di stima, mancano però le comparazioni e l'informazione puntuale".

“Dal ’66 si dibatte sul grave rischio che corre chi vive sul fiume Piave in caso di precipitazioni, va detto che le analisi di qualche decennio fa avevano identificato migliaia di case e persino capannoni costruiti sull'alveo, questione che aveva fatto valutare anche il costo per il loro spostamento eventuale, molto problematico. Stiamo quindi trattando spesso problemi creati dall'uomo, dalla sua presunzione e incapacità amministrativa di dire "no" che hanno creato la situazione di pericolo che oggi si vive, ragione in più per non procedere con fughe in avanti che non rispettino le valutazioni necessarie per legge. Non basta fare studi di fattibilità miliardari: 'tanto paga lo Stato' dice Zaia, Stato che peraltro nel solo Veneto si è accollato ben oltre 300.000.000€ negli ultimissimi anni a causa del dissesto idraulico frutto di sconsideratezza politica locale e regionale, oggi di devono considerare  costi e benefici nel medio-lungo periodo e tenuto conto delle nuove stringenti norme per l’intervento in alveo”. ha concluso

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