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Liste di attesa e carenza di medici di famiglia: il Pd lancia una petizione

Il candidato ddel centrosinistra, Giorgio De Nardi: «Quando sarò sindaco mi farò interprete delle preoccupazioni dei trevigiani in materia di liste d'attesa, medici di base, caro delle rette delle case di riposo»

Petizione del Partito Democratico per una sanità migliore in Veneto con la campagna “Prima è Salute”. Sarà possibile firmare online attraverso la pagina dedicata nel sito web del Pd regionale, nelle sedi dei circoli ed anche in gazebo nelle piazze.
Il punto è stato fatto questa mattina, nel corso di una conferenza stampa presso la sede del comitato elettorale del candidato a sindaco di Treviso Giorgio De Nardi. Per quanto riguarda Treviso, il primo appuntamento in programma è previsto per sabato prossimo, 8 aprile, a Porta San Tomaso, dalle 9 alle 12, dove dei promotori dell’iniziativa potranno esporre personalmente ai cittadini in cosa consiste la campagna, saranno presenti il candidato Sindaco De Nardi, Andrea Zanoni Consigliere regionale e Stefano Pelloni capogruppo PD in Consiglio Comunale.

Per mercoledì 19 aprile alle 21, invece, alla Biblioteca di Sant’Antonino è prevista una conferenza pubblica sul tema organizzata dal PD cittadino e coordinata dal consigliere comunale Stefano Pelloni e dove tra i relatori ci saranno il consigliere regionale Andrea Zanoni, il referente del gruppo Sanità e Sociale del Pd Veneto Claudio Beltramello ed un rappresentante delle organizzazioni sindacali, il dott.  Cristiano Samueli, responsabile della formazione FIMMG Venezia, medico di base. Durante la conferenza, dove pure sarà possibile firmare la petizione, Andrea Zanoni presenterà una ricerca del Gruppo Pd sulla carenza di medici di base.

Un momento della conferenza stampa-6

«Tanti cittadini sono costretti a rinunciare alle cure o a ricorrere alle prestazioni mediche erogate dal privato, pagando personalmente pur di ottenerle in tempi ragionevoli – afferma Andrea Zanoni -. La campagna promossa dal Pd punta proprio a far rispettare i criteri di priorità e ad abbattere i tempi di attesa. Va rivista l’organizzazione della sanità che compete alla Regione Veneto, valorizzando medici ed infermieri”. “La carenza dei medici di base è una questione gravissima – aggiunge Zanoni -. Mancano ben 586 medici di famiglia in Veneto, e questo a fronte di un progressivo invecchiamento della popolazione. Per far fronte a quest’emergenza bisogna attivare medicine di gruppo, dare incentivi alla carriera per i medici di base, puntare sulla telemedicina e l’ammodernamento tecnologico con una generale riorganizzazione del sistema delle cure primarie».

«Quando sarò sindaco – ha dichiarato Giorgio De Nardi - mi farò interprete delle preoccupazioni dei trevigiani in materia di liste d'attesa, medici di base, caro delle rette delle case di riposo. Conte invece di fare la scenetta di scrivere ai Ministri per nascondere la sua incapacità a risolvere i problemi, perché non si è fatto sentire in Regione in questi anni? La realtà è che noi stiamo dalla parte dei trevigiani disperati per questa situazione. Conte da quella dei suoi capi politici che siedono in Regione e che non vuole disturbare».

«La riforma delle ULSS – dichiara Stefano Pelloni - ha scaricato sui trevigiani i costi della riorganizzazione delle prestazioni: oggi pensionati che hanno difficoltà a muoversi sono costretti a fare km attraversando la provincia, pur di fare un esame. L'alternativa è ricorrere al privato. Inoltre serve una maggiore pianificazione su personale sanitario: la futura cittadella della salute rischia di diventare un bellissimo ospedale, con strutture all'avanguardia ma senza personale. Fra dimissioni e pensionamenti,  nel 2021 l'azienda sanitaria ha perso più di 500 lavoratori, che non riescono ad essere rinnovati. Bisogna intervenire, senza girarsi dall'altra parte, dicendo che non si hanno competenze».

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