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Santa Maria dei Battuti: il Comune impone la chiusura dei negozi per rifare il marciapiede

Il consigliere Acampora sbotta: "Nessun introito per i commercianti, chi li risarcisce quindi? L'assessore Michielan non ha nemmeno mai parlato coi negozianti"

TREVISO "Giovedì mattina un tecnico del Comune si è presentato dei commercianti di Santa Maria dei Battuti informandoli che avrebbero dovuto chiudere per tre giorni le proprie attività commerciali al fine di permettere agli operai il rifacimento del marciapiede. Alla domanda dei proprietari che gli chiedevano se fosse previsto un rimborso per i mancati introiti o qualche altra forma di sostentamento da parte del Comune, è stato loro risposto che avrebbero dovuto rivolgersi ad un avvocato, ossia altri soldi da spendere". Questo quanto dichiarato dal consigliere d'opposizione Davide Acampora in merito ai nuovi lavori che stanno interessando l'area di Santa Maria dei Battuti a Treviso.

"Il Comune, quando impone a dei commercianti di chiudere tre giorni perché devono essere effettuati dei lavori di rifacimento della piazza, deve anche avere l'accortezza di presentarsi dai titolari dei negozi già con una soluzione o perlomeno con una contropartita - continua Acampora - L'assessore Michielan ha mai chiesto un parere ai negozianti su quanto lui sta facendo? Si è mai interessato dei disagi che hanno queste persone? A me risulta che alcuni tra loro non abbiano mai nemmeno visto l'assessore...Passa davanti negozi senza entrare forse per paura di essere contestato? Mi auguro vivamente che l'assessore Michielan abbia già previsto un fondo di risarcimento per queste attività commerciali già vittime da mesi di mancati introiti a causa del cantiere che rende invisibile l'accesso ai loro negozi. Sia chiaro che il fondo di risarcimento non dovrà essere un contentino di qualche migliaio di euro, che sarebbe veramente uno smacco, ma dev'essere piuttosto realistico e ponderato sulla base effettiva dei mancati introiti. Inoltre invito l'assessore a presentarsi anche personalmente da tutti i commercianti, cosa che invece  con alcuni non ha ancora fatto". 

Acampora però poi rincara la dose: "Perché ha mandato il signor Mirolo e non è andato lui a dire ai commercianti che dovevano chiudere tre giorni? Io credo che un politico che rivoluzioni tutta una situazione come piazza Santa Maria dei Battuti debba avere il coraggio di metterci la faccia, nel bene e nel male. Già lo scorso consiglio comunale avevo denunciato la precarietà degli accessi ai negozi dove quando piove si trasforma tutto il marciapiede in una pozzanghera di melma e fango. Anch'io sono stato un commerciante e mi metto quindi nei panni di tutti quegli imprenditori che hanno sulle spalle un carico pesante di dipendenti da pagare tasse e affitti. Il Comune ha considerato tutto ciò? Chiedo perciò che questi commercianti non vengano abbandonati e che il Comune si faccia carico della responsabilità dei disagi dei mancati introiti di questi imprenditori. Già hanno chiuso due bar, ora aspettiamo che chiudano anche gli altri?".

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