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AstraZeneca, Cunial: «Governo era informato, italiani usati come cavie»

Sara Cunial, deputata del Gruppo Misto, commenta con toni durissimi la sospensione dei vaccini AstraZeneca in Italia: «Tutte queste morti e gli effetti collaterali si potevano evitare»

«Quella in atto, sulla pelle dei cittadini italiani, è una sperimentazione farmacologica in cui si utilizzano esseri umani come cavie. Sanitari, insegnanti, militari, anziani a cui vengono somministrati medicinali contenenti Adenovirus OGM. Quegli stessi OGM che non abbiamo accettato nei nostri piatti. I rischi sono altissimi, la morte è uno di questi. Tutte queste cose si sapevano da tempo. Sono pubbliche, pubblicate e depositate in parlamento” afferma Sara Cunial, deputata del Gruppo Misto.

La farsa di ritirare qualche lotto o il solo vaccino Astrazeneca oggi non ha alcun senso. Bisogna fermare tutto e farlo subito. Non si sarebbe neanche dovuti iniziare questa criminale sperimentazione – continua – Da aprile 2020 sto depositando settimanalmente sul tavolo del Presidente del Consiglio e del Ministro della Salute, numerosi interrogazioni parlamentari nelle quali, fonti alla mano, riporto ciò che la ricerca scientifica mette in luce da tempo. Per esempio l’anafilassi è un rischio noto e riconosciuto. Volutamente ignorato. Così come si ignorano i rischi di genotossicità (non considerato in quanto escluso dalle linee guida) e di cancerogenicità (neanche esaminato). Hanno omesso, ignorato, taciuto e ora si contano i danni. Anzi – aggiunge – non si fa nemmeno quello. Oggi l’Aifa dovrebbe essere attaccata al telefono per chiamare i vaccinati uno a uno e conoscerne lo stato. Si dovrebbe fare una farmacovigilanza attiva a 360 gradi. Assistere chi si è già iniettato questo siero. Monitorare, indagare, segnalare. Niente di tutto questo si sta facendo. E intanto si continua la sperimentazione, sotto altri nomi e con altre marche, di medicinali che non hanno nemmeno superato i trials. Sono passati pochi mesi da quando il ministero affermava serenamente che “non si può contrarre la malattia COVID-19 in seguito alla somministrazione” – prosegue – Un’affermazione che oggi come allora risulta priva di qualsiasi riferimento scientifico. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma tant’è. Si procede a mietere vittime innocenti, senza alcun rispetto per la vita, per la scienza, per la coscienza. Dove sono i medici che dovrebbero tutelare la salute, in primis, delle persone? Nessuno un giorno potrà dire di non essere stato a conoscenza della strage che si stava consumando. Quello che è in corso è uno dei peggiori crimini contro l’umanità. Non denunciarlo, non contrastarlo, significa esserne complici»

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